500 ml di latte di soia
1 cucchiaio raso di agar agar
1 cucchiaio colmo di maizena
1 cucchiaio di cacao amaro
2 cucchiai abbondanti di crema di nocciole (*)
5-6 cucchiai di malto di riso
1 pizzico di sale marino integrale
caffè di cereali
biscotti secchi vegan
nocciole per decorare
(*) Per “crema di nocciole” non intendo una crema stile nutella, ma la pasta di nocciole che si compra nelle erboristerie o nei negozi di alimentazione naturale. Non è dolcificata, è fatta solo di nocciole. Quando la apri la prima volta, devi mescolarla molto bene prima di utilizzarla, perchè l’olio delle nocciole tende a separarsi dalla parte solida.
Prepara il caffè di cereali. Io utilizzo lo yannoh per moka, perchè lo trovo molto simile al caffè “vero”, quindi perfetto per i dolci. A me è bastata una caffettiera piccola da 2 con l’aggiunta di qualche cucchiaio d’acqua.
Sciogli l’agar agar, la crema di nocciole, il cacao e la maizena in poco latte e aggiungi il resto. Aggiungi il pizzico di sale e il malto e porta a bollore mescolando. Il malto si scioglierà bene appena il latte si scalda. Appena il budino è pronto lascialo intiepidire non più di 1-2 minuti mescolando ogni tanto.
Distribuisci un po’ del budino alla nocciola ottenuto, sul fondo dello stampo o della pirofila che vuoi utilizzare (io ho utilizzato una pirofila 22×16).
Inzuppa qualche biscotto e disponilo sul budino. Versa uno strato di budino e fai un altro strato di biscotti inzuppati. Poi versa l’ultimo strato di budino.
Se vuoi decorare con le nocciole come ho fatto io devi disporle subito, in modo che affondino un po’ nel budino prima che si indurisca. Se preferisci puoi spolverare con cacao. Servi tagliato a fette.
Una postilla sulla scelta dei biscotti: oggi nei negozi di alimentazione naturale la scelta di biscotti vegan è altissima, ma non sono tutti uguali. La maggior parte, purtroppo, contiene olio di palma, un grasso saturo problematico per la nostra salute, ma anche per le foreste tropicali, che vengono abbattute per far posto alle piantagioni di palma. Raramente è segnalato in etichetta con questo nome, più spesso trovate scritto ” oli vegetali non idrogenati”. Consiglio di cercare i biscotti in cui al posto dell’olio di palma (e quindi degli oli vegetali non idrogenati) si utilizza l’olio di oliva o di girasole. Leggi bene le etichette e non fidarti solo perchè c’è scritto “bio” oppure “senza latte, uova, burro, zucchero e grassi idrogenati”.