1)
Partiamo dal -14% di reati in meno. Secondo i dati del Viminale, tra il 2008 e il 2011, i reati nel Comune di Roma sono aumentati del 7%, mentre tra il 2009 e il 2011 ben del 15%. Se consideriamo solo i reati con i volumi maggiori (furti, rapine, ricettazione, estorsioni, usura, sequestri di persona, associazione per delinquere o di tipo mafioso, riciclaggio di denaro, truffe e frodi informatiche, contrabbando, stupefacenti), vediamo che anche in questo caso i reati sono aumentati, sia tra il 2008 e il 2011(+7%) che tra il 2009 e il 2011(+15%). Anche considerando i reati di furto, rapina e stupefacenti singolarmente la situazione non migliora, come si può vedere dalla tabella[1]:
Anche il 2012 non sembra essere stato un periodo positivo per il contenimento della criminalità, visto che il Sole 24 Ore conferma la tendenza degli ultimi anni. Secondo tale ricerca Roma è tra le 5 città italiane più insicure, con un aumento tra il 2010 e il 2012 di furti di autovetture(0,7%), di borseggi(13,4%), di rapine(8,7%).[2]
2)
Il dominio trentennale dei partiti di sinistra è una vera e propria bufala. Francesco Rutelli e Walter Veltroni hanno governato complessivamente 15 anni, a meno che non vogliamo considerare anche i sindaci Signorello e Pietro Giubilio(DC)e Franco Carraro, PSI eppoi PDL[3]. La sinistra non è esente da colpe per la situazione della Città, ma non può essere considerata l'unica colpevole.
3)
Alemanno e gli esponenti della sua giunta hanno dichiarato di essere riusciti a diminuire il debito del Comune di Roma. In realtà la situazione è rimasta sostanzialmente la stessa. Nel 2008 il disavanzo, cioè il netto tra entrate-(spese+interessi passivi) era di 9.571 miliardi(3.226-12.797). Secondo la relazione di fine mandato 2009 - 2013 redatta dalla stessa giunta Alemanno al 31 Dicembre del 2011 il disavanzo era di 9.618 miliardi(Rendiconto gestione commissariale).[4] Sinceramente non posso sostenere che tutto questo sia un male. In fin dei conti con la situazione finanziaria italiana ed internazionale poteva andare anche peggio.
Il debito della Città di Roma ha comunque radici lontane, non imputabili alla gestione Alemanno o a quella di Veltroni e Rutelli(se non in minima parte). Deriva principalmente dalle scellerate politiche clientelari degli anni 70' e 80' e dai pesanti debiti della Regione Lazio per quanto riguarda la Sanità generati durante la gestione Storace.
Non ho trovato nessun documento che illustri la situazione finanziaria aggiornata al 2012. Ma effettivamente non sono il solo visto che anche Standard&Poor's ha deciso di sospendere il rating sulla Capitale poiché a Febbraio 2013 l'agenzia dichiarava: "Mancano informazioni sul debito diretto". Non ho altre informazioni sulla vicenda.
4)
Effettivamente il flusso di turisti verso Roma è aumentato in questi anni, intorno alla cifra dello spot elettorale, anche se oltre ai dati Alemanno ci dovrebbe anche spiegare cosa ha fatto per il turismo a Roma, a parte la tassa di soggiorno di 2 euro per i turisti.
5)
Non ho trovato alcun dato che confermi l'aumento della spesa sociale, a parte le dichiarazione di Alemanno e del ViceSindaco. Perché il Mistero delle Finanze non rende pubblici i rilevamenti sui livelli di spesa sociale dei vari comuni?
Per adesso mi fermo qui, ma vi lascio con i stupendi commenti dei cittadini di Roma che su Facebook rispondo in questo modo ai numeri di Alemanno(per dovere di cronaca vi erano anche una decina di commenti positivi):
p.s. Se qualcuno ha altri dati o dati integrativi, per esempio sulla spesa sociale, può benissimo mandarli. Sarò felice di rettificare o integrare l'articolo nel caso in cui ce ne fosse bisogno.
Arrivederci alla 2° puntata sugli obiettivi raggiunti e gli scandali durante la gestione Alemanno. ------------------------------ [1] http://www.prefettura.it/roma/contenuti/14477.htm
[2]
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/08/20/news/criminalit-41219954/[3] http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede_v3/Attsen/00000500.htm
[4] Pagina 20 - http://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/Relazionefinemandato.pdf
[5]http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/02/28/news/standard_poor_s_sospende_il_rating_alla_capitale_mancano_informazioni_sul_debito_diretto-53621869/