Care NXD sulla scia del lupo che mi è rimasto addosso, un po' fuori e un po' dentro, mi è venuto in mente uno spettacolare film sull'intrattenimento, sulla comicità e sul silenzio.
MAN ON THE MOON di M. Forman (1999)
Lei, la trama: La storia artistica di Andy Kaufman. Negli anni settanta si chiamava comico e lui lo odiava. Nel 2010 si chiama performer, forse l'avrebbe apprezzato di più... Morto a 34 anni di tumore. Ma nessuno gli credeva.Lui, l'attore: Che dire? Guardatelo, sbirciate sul tubo il vero Kaufman e poi guardate Jim Carey. Immenso. Unico. Non ho d'altronde mai nascosto il mio innamoramento artistico nei suoi confronti. Troppo fuori dalle righe per essere etichettato con un Oscar. Lui, il silenzio: Il silenzio nella musica, come nella comicità, dà il ritmo. Questo fondamentalmente avevo capito Kaufman e aveva sfruttato l'intuizione o con logorroici monologhi o con pause immense (in uno schetch famoso mangia un gelato. Punto.) Due cose ho imparato raccontando fiabe ai bambini: l'utilizzo, appunto, della pausa silenziosa e l'utilizzo del corpo senza limiti. Non mi guardo mai allo specchio, perché ho paura che mi vergognerei. Non guardarmi è la libertà più grande che sfrutto quando racconto ai bambini. Libera di far ridere senza paure.Dal film il famoso Mighty Mouse:
E The Original Andy Kaufman. A me e a Gnomo Uno fa sbellicare. Ecco cosa intendo per uso del corpo (e in questo caso anche della voce):
Magazine Bambini
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