Le forze di sicurezza hanno utilizzato oggi gas lacrimogeni per disperdere una manifestazione di donne che avevano raggiunto il centro di Bujumbura per protestare contro un nuovo mandato del presidente Pierre Nkurunziza: la notizia, diffusa da agenzie di stampa internazionali, è stata confermata da altre fonti attendibili.
Secondo queste ricostruzioni, alcune decine di giovani hanno sfilato in piazza Indipendenza, nel cuore della capitale. Manifestazioni di protesta contro la candidatura di Nkurunziza alle elezioni in programma a giugno si sono svolte anche nei pressi dell’Assemblea nazionale, il parlamento, dove oggi era in programma la cerimonia di giuramento di tre ministri. Scontri si sono verificati del resto a Musaga, dove un dimostrante sarebbe stato colpito a morte da un agente di polizia.
Dall’intensificarsi delle proteste alla fine di aprile, a Bujumbura sono stati uccisi più di 20 manifestanti. Al perpetrarsi delle violenze è collegato l’annuncio fatto oggi dal governo del Belgio, primo donatore bilaterale del Burundi e terzo in assoluto dopo Banca Mondiale e Unione Europea: gli aiuti, che nel 2013 valevano più di 47 milioni di euro, saranno sospesi se Nkurunziza non si farà da parte.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)