Bulls, sarà un altra stagione travagliata?

Creato il 30 ottobre 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Tra le franchigie che lottano per il titolo NBA, oltre ai “soliti” Heat, Thunder e Lakers, è probabilmente il caso di inserire anche i Chicago Bulls. Questa condizionale deriva dall’infortunio di Derrick Rose, che lo dovrebbe costringere ai box almeno fino a gennaio; il play da Memphis, come l’Adidas con una serie di video ha mostrato, sta lavorando duramente per recuperare dal crac al crociato subito nella serie con i 76ers dopo una stagione tormentata dagli infortuni.
Prima dello scorso campionato, nel quale ha saltato quasi 30 partite, non era entrato in campo solo 4 volte. La guardia dei Thunder Eric Maynor,che arriva da un infortunio comparabile, ha suggerito a Rose di viaggiare con la squadra anche quando non sarà in grado di giocare, così da cominciare già a reinserirsi nel gruppo. Non si ha la certezza su quando l’MVP del 2011 potrà tornare ad offrire il suo contributo ai Tori; secondo alcune fonti, c’è anche il rischio che il giocatore salti l’intera stagione. E’ certo che lo staff medico dei Bulls, temendo magari una ricaduta, ci andrà ben cauto prima di dare il via libera al giocatore per tornare sul parquet.
Con i fantasmi dell’eliminazione con Philadelphia  ancora a tormentarli, gli uomini di coach Thibodeau, in questa pre-season hanno accusato la mancanza di un leader, ruolo che, almeno per ora, Luoul Deng non sembra in grado di ricoprire. Negli scorsi Playoffs, chiamato a guidare la squadra nella serie con gli uomini di Collins, l’inglese non ha offerto il contributo che ci si aspettava ed è stato uno dei principali responsabili della prematura eliminazione di Chicago, senza nulla togliere a Phila.
Anche senza Derrick Rose, i Bulls restano una delle migliori difese del campionato; è invece sul fronte offensivo che senza la sua stella la franchigia perde un qual certo potenziale, oltre ad un giocatore in grado di essere decisivo negli attimi finali di una partita. Un altro giocatore che, sano, ha offerto un certo contributo alla squadra con la sua esperienza è stato Rip Hamilton, lui però del tutto recuperato per l’imminente Tip Off della stagione.
Durante l’estate, comunque, la dirigenza di Chicago non se n’è stata con le mani in mano ed ha provveduto ad ingaggiare Nate Robinson e Kirk Hinrich, per offrire alla squadra degli adeguati rimpiazzi in cabina di regia. Vanno le migliori fortune ovviamente anche al nostro Belinelli, che alla corte di Thibodeau potrà offrire il suo contributo partendo dalla panchina, con il suo tiro da tre ma anche, per qualche minuto, in fase di playmaking.
C’è qualche punto interrogativo anche sul ruolo di ala forte: Boozer a Chicago non ha mai offerto il rendimento di Utah, dove veniva addirittura soprannominato Mister 20&10 (intesi come punti e rimbalzi) ed in una squadra che punta molto sulla difesa come questi Bulls, il cestista da Duke, non pare il giocatore adatto. Non a caso Thibodeau, in particolare nei momenti decisivi, gli ha spesso preferito Taj Gibson, che pur perdendo qualcosa in fase offensiva si è sempre dimostrato ottimo nella propria metà campo.
Insomma più interrogativi del solito su una formazione che la scorsa stagione veniva vista tra le principali favorite per l’Anello. Rose permettendo, difficilmente i Tori raggiungeranno tale obiettivo, ma probabilmente li ritroveremo ancora una volta al vertice, pronti ad eliminare la concorrenza per tentare l’assalto a quel Larry O’Brien Trophy che manca dall’era Jordan.


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