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Buon 2013

Da Paolob

Belle le vacanze… Partito il 27 per la montagna di sempre, il 28 toccata e fuga a Milano per un impegno di lavoro, 28 sera brivido leggero mentre ero seduto sul divano, 29 e 30 febbre ignobile e infingarda, oggi - ultimo dell'anno - rintronato e in via di guarigione, domani rientro a Milano per ricominciare fresco come una rosa un altro anno alle prese con crisi e recessione sempre più affamata. Bello no? Ma che dire, mai lamentarsi troppo.
I bambini grazie a mia moglie sono riusciti a sciare tutti i giorni, a prendere le lezioni con il maestro, Bianca è diventata una furia della neve e Andrea ha fatto passi da giganti. Dovremo lavorare fino a 100 anni per pagare quanto ormai costa sciare in questo paese allo sabaudo, ma la cosa principale è il sorriso compiaciuto dei due Squali quando ritornano a casa dal loro papà in via di estinzione, e ti raccontano, ti raccontano, senza neanche prendere fiato. Con le gote rosse, occhi vispi, lingua sciolta, gestualità pronunciata e soprattutto una gioia nel cuore che commuove. I miei figli sono meravigliosi - -quando vogliono - e riescono ad addolcire anche i momenti più difficili. E io, nella mia camera di morte in attesa che i monatti mi portino via, vivo dei loro racconti e di quelli di mia moglie. Piccoli momenti, pezzetti conversazioni, battute.
Bianca, che mi ama alla follia in particolare quando siamo lontani, alla fila per riprendere la funivia, ormai a pomeriggio inoltrato, di fronte a quei tramonti che solo le cime e le valli riescono a regalare (il mare c'ha da pedalare, e non ce la fa comunque…) si gira verso sua madre e le dice: "Guarda mamma, sembra un quadro". Lei si scioglie come è di prammatica, ma sua figlia non demorde e rifila la stoccata decisiva: "Mamma, aggiunge con voce frignolenta, è tutto bellissimo ma è un peccato che non possa condividere tutto questo con il appone (che poi sarei io, anche se dopo la dieta ferrea a cui mi sono sottoposto ormai di 'one' ho proprio poco). Capito? Mica male, no?
I figli ti disintegrano la schiena, ti portano il cuore verso l'infarto, ti affondano nel più profondo degli abissi emotivi, ti fulminano sulla via della pace. I figli ti scuotono dal tuo torpore. I figli ti annientano ogni tristezza, ogni rancore, ogni dolore. I figli sono quello che siamo noi - genitori - senza il peso degli anni vissuti. i figli son gioia pura, e al diavolo tutto.
Buona anno a tutti, e soprattutto a loro.

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