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Buon compleanno a X

Creato il 08 novembre 2010 da Mapo
Oggi è il 115° anniversario della scoperta dei raggi X. E chi se ne frega, direte voi!Potreste aver ragione, ma mi piace pensare che qualcuno, fermandosi un attimo a riflettere, possa ricredersi.
Buon compleanno a X
Lasciando perdere il "115" (non c'era davvero nessun'altra ricorrenza oggi, mr Google?), che comunque potrebbe tranquillamente essere il tempo di decadimento radioattivo di qualche strano isotopo, è indiscutibile come questa eccezionale scoperta, casuale come spesso accade nella storia della scienza, rappresenti un grosso gradino nella storia dell'umanità.Dirò di più! Fermandomi a riflettere un po' in questa seconda metà di pomeriggio di cazzeggio sfrenato, sono arrivato alla conclusione che, se non per la storia dell'umanità, si tratta indubbiamente di una straordinaria scoperta per la mia, di storia.Eh si, perchè se la famosa madam Curie non avesse lasciato in un cassetto, quasi sbadatamente, una lastra fotografica con un pezzo di uno strano materiale radioattivo noto sotto il nome di pechblenda, verosimilmente la fotografia, per come la conosciamo oggi, non sarebbe mai esistita e la mia pagina di facebook apparirebbe, se non ancora più triste e noiosa, quantomeno ben poco colorata.
Non solo: i raggi x hanno, come molti ben sanno, applicazioni quasi infinite nella medicina, a partire dalla radiologia. La stessa Cardiologia Interventistica, nella quale mediante l'ausilio di particolari tecniche di scopia (e quindi di raggi X) si riesce a guardare dentro le coronarie dei pazienti, sarebbe inconcepibile se non ci fosse stata lei, 
Maria Skłodowska, meglio nota come Marie Curie (Varsavia7 novembre 1867 – Passy4 luglio 1934), è stata una chimica efisica polacca, naturalizzata francese. Nel 1903 fu insignita del premio Nobel per la fisica (assieme al marito Pierre Curie e adAntoine Henri Becquerel) e, nel 1911, del premio Nobel per la chimica per i suoi lavori sul radio.
Perchè la faccio tanto lunga? Perchè al Monzino, dove trascorro buona parte delle mie giornate, seguo in reparto dei pazienti che, nel laboratorio qualche metro più sotto, si giovano proprio di questa tecnica.In ultima analisi, quindi, è la signora Curie che devo ringraziare se ho uno straccio di stipendio. E questo, a mio avviso, le varrebbe quantomeno un altro nobel!
PS. Se non ci fossero le radiazioni, in fondo, potremmo fare a meno di quelle immagini disturbanti di depravati che si infilano interi barattoli di bagnoschiuma "dal retro" e che entusiasti prof. di Gastroenterologia proiettano a lezione, i danni a distanza delle esplosioni atomiche (forse...) e quelle code interminabili per prendere l'aereo, quando stanchi funzionari areoportuali sbirciano nelle nostre valigie. Ma questa è un'altra storia!

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