“Stessa dignità a tutti gli sport e autenticità dei cimeli esposti. Ogni oggetto è un mezzo per raccontare ai giovani storie dei grandi campioni del passato e per trasmettere loro i valori dello sport.” Con queste parole, Onorato Arisi, il Presidente del Museo dello Sport, situato presso lo Stadio Olimpico di Torino, ha iniziato la visita guidata organizzata per festeggiare il primo anno di vita del Museo.
Frutto di una collaborazione tra la Città di Torino e la Società Autentico Sport, il museo è primo e unico in Italia ed è nato grazie alla volontà del suo presidente che ha messo a disposizione la sua collezione privata raccolta nei tanti anni di passione per tutto ciò che gravita intorno a gesti atletici. L’esposizione permanente, dedicata al variegato mondo dello sport, è anche una delle poche al mondo che viene allestita in uno stadio.
Tanti i partecipanti al compleanno del museo, anche Enzo Granaglia, figlio di Umberto, uno dei più forti e celebri giocatori di bocce del mondo, che ha messo a disposizione i cimeli di suo padre. A seguire la visita guidata anche Domenico Bencivenga, arbitro di 25 sport federali differenti e presidente della Federazione Italiana Korfball (pallacesto).
Passando a presenze più istituzionali, hanno partecipato Stefano Gallo, Assessore allo Sport del Comune di Torino, Giorgio Mapelli, Presidente Fip Piemonte, che ha donato ad Arisi una maglia della Nazionale Italiana Pallacanestro, una sorta di regalo di compleanno. Presenza significativa quella di Silvia Bruno, Presidente del Comitato Paralimpico Piemontese, che dimostra l’intenzione del museo di estendere l’esposizione anche ad oggetti e strumenti dello sport per disabili. “Abbiamo già fatto due riunioni in merito ad ottobre, l’intenzione non sarà quella di creare una sezione del museo dedicata allo sport paralimipico, ma integrare le sezioni esistenti con l’attrezzatura sportiva per i disabili”.
Tatiana Zarik