Dieci anni fa, una sconosciuta matricola di Harvard coltivava un ambizioso progetto: costruire un sito web che potesse cambiare radicalmente il modo in cui le persone di tutto il mondo avrebbero interagito. Il 4 febbraio del 2004, il 19enne Mark Zuckerberg, nella stanza del suo dormitorio, lanciava “The Facebook”, un social network destinato agli studenti dell’Università. In poco tempo, il sito web si diffuse a macchia d’olio in tutti i campus americani e, a partire dal 2006, il fenomeno del social networking s’impose su vasta scala. Da allora Facebook ha travolto 1.230 milioni di persone in tutto il mondo – questo è il numero di utenti attivi al mese – l’80 per cento dei quali risiede al di fuori del Nord America.Nel corso della sua rapida ascesa, Facebook ha conosciuto numerosi alti e bassi, comprese le battaglie legali di alto profilo tra i co-fondatori che hanno ispirato un film di Hollywood con Jesse Eisenberg e Justin Timberlake e lo sbarco a Wall Street nel 2012, nel tempio degli affari e delle finanza mondiale.
Ma mentre Zuckerberg si appresta a soffiare sulle candeline della torta di compleanno per festeggiare i primi 10 anni, Facebook comincia a mostrare i primi segni del tempo che passa. E non solo in anni digitali, ma anche in termini di pubblico. Se Facebook è ancora di gran lunga il social network preferito dai giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, questo numero è in realtà leggermente diminuito nel 2013. Una tendenza preoccupante è stata identificata da ricercatori dell’University College di Londra nel mese di dicembre dello scorso anno, i quali hanno messo in luce come i ragazzi londinesi tra i 16 e i 18 anni, stiano progressivamente abbandonando il social.
Facebook dovrà anche affrontare una nuova ondata di concorrenza. I giovani si rivolgono alle applicazioni nate nell’era degli smartphone e di internet mobile: Snapchat, Twitter, Instagram, WhatsApp e il nuovo arrivato SocialRadar, tutti in lizza per diventare i social network più amati dai giovani di tutto il mondo.
Questa settimana Facebook ha annunciato una nuova applicazione, Paper, per cercare di catturare la fedeltà di un pubblico desideroso di visualizzare e condividere articoli di notizie da smartphone – un territorio in cui Twitter la fa da padrone. Ma sarà sufficiente? Nel regno dei social network, il successo si conquista (o si perde) con un clic. E quale sarà il prossimo obiettivo di Zuckerberg? “Aggiungere il prossimo miliardo di utenti”, ha dichiarato Sheryl Sandberg, chief operating officer della società e autore di best-seller, in un’intervista con USA Today presso la sede di Facebook. “Amo il mio lavoro. Amo la mia collaborazione con Mark (Zuckerberg ),” ha aggiunto. “L’idea di connettere il prossimo miliardo di utenti è davvero emozionante”.
L’ottimismo di Sandberg è comprensibile: la scorsa settimana Facebook ha reso noti alcuni dati societari, riferendo un utile netto migliore del previsto, pari a 780 milioni dollari, e un fatturato di 2,6 miliardi dollari per il quarto trimestre. La notizia ha spinto le azioni della società sopra i 62 dollari per azione, per un valore di mercato pari a 154,7 miliardi dollari .
Per una società spesso snobbata e un fenomeno da molti ritenuto una moda passeggera, Facebook sta chiaramente andando nella direzione giusta. La sua principale fonte di reddito, la pubblicità, è salita del 76%, a 2,34 miliardi dollari rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. E il mobile, dove colossi del settore stanno scommettendo sul futuro di “FacciaLibro”, rappresenta la metà del fatturato totale della società. Facebook ha finora avuto successo perché non ha avuto paura di cambiare. Zuckerberg saprà mantenere la giusta rotta?
Facebooksocial networkzuckerberg mark