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Buon giornalismo e cattive abitudini

Creato il 25 gennaio 2011 da Alblog
Buon giornalismo e cattive abitudiniC'era un'aria stranamente ilare nell'osteria di Brunin. Non che si parli sempre di cronaca nera, ma solitamente nell'ora dedicata alla politica interna – intorno alle 18, davanti ad una bottiglia di vermentino con vassoi di focaccine calde – l'atmosfera è particolarmente cupa. L'oggetto di tanta allegria erano le prestazioni sessuali del nostro primo ministro. Le battute si sprecano di fronte alle copule millantate da una escort, ospite in una delle residenze di Berlusconi. Numeri stratosferici anche per un Siffredi qualunque. Quello stralcio di intervista andata in onda su Annozero ha avuto il merito – o il demerito, dipende da che punto di vista la si guardi – di svilire tutta la trasmissione, basata essenzialmente su accuse infamanti e reati gravissimi che hanno per protagonista (si fa per dire) il Presidente del Consiglio. Delle sparate sulla vita sesuale di personaggi noti sono piene le cronache di tutti i tempi. E tutte le volte quello che frega il cronista di turno è la smania di portare in redazione una notizia degna di titolo in prima pagina. Molte volte, però, si tratta di errori marchiani.
Lo scrittore Simenon raccontò un giorno ad un giornalista svizzero che lavorava al Die Tat di aver avuto diecimila amanti. Il cronista riportò fedelmente l'affermazione e ne venne fuori un articolo che suscitò un discreto interesse, trovando posto in molte prime pagine dei quotidiani europei. Naturalmente sarebbe bastato ragionarci un attimo per capire che era impossibile. Il grande scrittore avrebbe dovuto fare una conquista al giorno per trent'anni di fila. Mai un'influenza, un leggero mal di testa. Mai un attimo di tregua. Mission Impossible.
Follow up” è una di quelle espressioni inglesi difficilmente traducibili se usate nell'ambito giornalistico. Per esempio, se all'osteria di Brunin entra un avventore che, tra un bicchiere e l'altro, asserisce di essere stato su Marte durante l'ultimo fine settimana, il follow up consiste nel non passare alla domanda successiva (tipo quale sarà la prossima meta), ma insistere nel ricercare maggiori dettagli su Marte, in modo tale da smascherare l'eventuale - e probabile - bugia.
In genere basta sapere ascoltare attentamente le risposte e concentrarsi su ciò che viene detto. Indispensabile è porsi al di sopra delle parti e evitare accuratamente l'accanimento personale che non giova certo al buon giornalismo.
Basterebbe ricordarsi l'età del nostro Primo Ministro e fare mente locale su che cosa voglia dire avere sette rapporti sessuali in un paio di ore...

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