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Buon Natale!!!

Da Laghezzi @laghezzi

Com’è un “Buon Natale’ ???

Credo sia  quello che da molti, troppi anni , non ho più!

Per me è’ quello dei tempi passati, quello della famiglia riunita, quello del calore dei propri cari., quello della tranquillità, della gioia e della serenità..

Cosa mi resta di quel Natale?

Un dolce ricordo…  questa poesia di Rodari che recitavo, ai miei figli, la sera quando ci sedavamo sul divano del soggiorno e insieme, rapiti, e affascinati guardavamo  lo sfavillio della luci dell’albero e del Presepe.

Non la recitavo io, ma la raccontava la marionetta, raffigurante Babbo Natale   che tenevo  infilata sulla mano destra; a cui prestavo solo la voce per scandire le parole e le rime di questa poesia … Era una voce ” grossa” intercalata   da tanti  ” ho ho ho” ovvero dalla risata  grassa  tipica del personaggio e la cosa ci divertiva un mondo 

:-)

Erano momenti di grande  gioia, felicità  e magia che mi sono rimasti nel cuore e ancora oggi me lo scaldano…

Loro, naturalmente, presi dal loro vivere il presente, mi dicono che non la ricordano più… Io, invece,  l’ ho molto viva nel mio cuore, e anche se il ricordarla mi infonde una tenera e dolcissima  malinconia … fa parte del ” mio Natale”  ed è il mio modo per regalarvi i miei migliori auguri

:-)

 Il mago di Natale

di Gianni Rodari

S’io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l’alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all’Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po’ di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.

Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.

In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d’ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an’roll
e fanno le capriole.

Chi le vuole, le prende:
gratis, s’intende.

In piazza San Cosimato
faccio crescere l’albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l’albero del panettone
in viale Buozzi
l’albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.

Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all’albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?

Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.

Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.

Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.

Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l’albero delle scarpe e dei cappotti.

Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?

Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.

buon natale


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