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Buon Natale. Un assaggio.

Creato il 09 dicembre 2010 da Discorrere
Buon Natale, al traffico che manco a Calcutta, alla pioggia tropicale, alle zanzare tigre highlander che campano più di te e te le ritrovi nelle mutande pure a dicembre, ai bambini, graziosissimi, che sono in vacanza, e uno si chiede ma perché, perché, perché?!, alle mammine che parcheggiano la Hammer in terza fila, per obliquo e con gli sportelli aperti pensando sia una Smart e un grazie speciale a chi gliele fa brillare col C4, alla bambina del secondo piano che sono due anni che suona Per Elisa e alla sua prematura misteriosa scomparsa, ai serial killer mascherati da affabili commessi, che quasi te fregano non fosse per la 44 Magnum che impugnano con aria sinistra quando ti affacci nel negozio, alle lucine che fanno molto Disco dance anni ’80 e ti senti una pischella, al rosso, che dona forse solo a Claudia Schiffer ma voi siete temerarie, alla fotosintesi clorofilliana che ancora è un mistero, al riscaldamento che si rompe nei giorni più freddi dell’anno e ai tecnici che A’ signorì, è Natale, eh?! Io mica c’ho tempo, stronzo, a Chi l’ha visto, che non ti abbandona mai, come la cellulite, alla calca di gente per strada in preda a visioni mistiche da regalo che grazie a Dio non avete il porto d’armi, alle mutande rosse ma soprattutto ai boxer elasticizzati rossi per lui che la libido sviene e le sudarelle la soccorrono, ai 50 Euri al portiere (???), vai a capi’, alle bottiglie di Chivas Regal e alla collezione invidiabile che avete, alle nonne che non ci sono più, quindi anche quest’anno non vedrete una lira, alla vicina di casa e ai suo party pre e post natalizi, dove gli invitati hanno in media ottant’anni, la vescica che perde e ve li ritrovate anche nel bagno di casa vostra, al lavoro che non c’è, ai parenti che spuntano come funghi grazie alle abbondanti piogge, a quelli che a Natale sono più buoni che tanto sempre stronzi rimangono, a Mary Poppins, ai trent’anni che avete e ai pianti che ancora vi fate quando parte Basta un poco di zucchero,  alle autoreggenti, che fanno molto Natale sexy e che calano inesorabilmente alle caviglie, alle intraprendenti, che si mascherano da Babbe Natale, tutte gnude e vengono colte da improvvisa buriana di neve et voilà, come mamma l’ha fatte sulla Tiburtina, so’ cazzi, ai regali che non si possono riciclare per quanto so’ brutti, ai buoni propositi per l’anno nuovo, non pervenuti e alle cartate dagli amici che si tramutano in lotte grecoromane all’ultimo spiccio.Un Buon Natale a tutto questo e un Buon Natale a noi, irrimediabilmente speranzose, che qualcosa, prima o poi, cambi. Yuppi!!!

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