Buona liberazione

Festa della Liberazione, vi siete mai chiesti perché fu fissata al 25 aprile? Mussolini fu catturato e fucilato nei giorni successivi, la guerra finì veramente solo a fine mese, per la gente di Roma era finita nel giugno del ’44, per i siciliani addirittura nel settembre del ‘43. Eppure il 25 aprile 1945 rimane il momento della speranza, della chiamata all’insurrezione, del mettersi tutti insieme. È un momento in cui il futuro sta per manifestarsi e spazzare via il passato. Non ci sono tanti momenti così nella storia di un popolo, nel bene e nel male.
Ma noi da che siamo tanto fortunati da vivere ad epifania avvenuta, senza bombe e torture, grazie a chi si è sacrificato, da cosa ci dovremmo liberare? Dal cavalier de’Nanis e dalla sua corte di sgherri e cinedi? Da un Bossi che sembra la parodia dello sceriffo di Nottingham? Da un paese di parcheggiatori selvaggi, evasori fiscali e spettatori di reality? Non saprei proprio da cosa liberarmi, forse farei prima a cambiare paese, dunque preferisco pensare che la vera liberazione sia proprio quel momento di speranza all’aurora, quando il cielo è ancora tutto buio e si vede una linea di luce all’orizzonte. E tendendo un orecchio si aspetta che comincino a cantare i primi passeri…