Ciao a tutti. Questa sono io a quattro mesi e mezzo con il mio primo, gigantesco, uovo di Pasqua. Notate lo sguardo supplichevole e il rigolo di bava che mi scende da un lato della bocca? No, tanto per dire, dopo questo scatto quei due senza cuore dei miei genitori mi hanno sottratto cotanta bontà adducendo scuse del tipo “sei troppo piccola, vien qua che ti do la tetta“. Tetta un corno, scusa, vuoi mettere?
Io sono quella che tutti chiamano Marmocchia. Tutti, tranne quel simpaticone di mio padre che per oltre tre anni è andato avanti a chiamarmi marmocchio. Sì, con la “o”. Perchè? Bè, perchè fino a pochi mesi fa ero quasi totalmente calva e, anche se la mamma per gli eventi mondani mi vestiva a bomboniera , non c’era verso. “Che amore, un maschietto, vero?”. Una volta capitò persino sul sagrato della chiesa dopo un matrimonio. Io vestita di pizzi e merletti e con un fiocco enorme in testa. E la mia mamma, poverella, non ebbe cuore di ribattere.
E insomma faccio una breve incursione nel blog di mamma per augurare a tutti Buona Pasqua. Non mangiate troppo che poi viene l’estate e vi pentite. Se avete dei giovani marmocchi come me, non fate gli spilorci e i salutisti: almeno oggi niente divieti sulla cioccolata. Che poi ci vengono i traumi a fra trent’anni ce lo ricordiamo ancora. Guardate me, ad esempio. Lo sapete che quel sopracciglio inarcato dallo schock non mi è più tornato a posto?
Siate felici e spensierati. In famiglia ascoltate anche quelli sotto al metro d’altezza. A volte le loro perle di saggezza, per quanto sgangherate e apparentemente senza senso, nascondono inconfutabili verità. Sorridete. Anche quando vi pare non ci sia motivo di farlo. Vivete oggi. Qui. Ora. E non risparmiatevi con chi vi ama.
Auguri a tutti!
Vostra affezionatissima Marmocchia