
E poi aspettare. C'é un non so che di magico nell'attesa. Aspettare, pazientemente e tranquillamente, nella pace e nel silenzio.
E poi sorridere al primo venuto, augurargli buongiorno e accoglierlo nell'atmosfera quasi magica di questo luogo deserto.
Chissà se anche lui, udendo i suoi passi, entrando per primo nell'antico edificio che si risveglia, prova le stesse sensazioni che provo io. Non c'é nulla così magico e profondo come un giovane mattino.