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Buongiorno Silvia

Da Silvia
Buongiorno Silvia
Fine Luglio, ore nove circa, mattina pigra, niente lavoro, trabocco di gratitudine inspiegabile oppure ampiamente spiegabile ma non necessariamente contingente, leggo a pancia sotto sul mio lettone, intorno a me la musica che voglio, una bella colazione appena divorata,un'odore di mare che arriva dalle finestre spalancate anche se il mare è lontanto, a pensarci bene è più una sensazione di mare che un vero e proprio odore.
Gongolo rigirandomi in un raggio caldo che mi si irradia fin dentro al coccige e si arrampica nel profondo delle mie terminazioni nervose, nelle articolazioni, nelle ossa.
Un improvviso squillo del telefono cellulare che rompe l'idillio solitario dentro il quale mi stavo liquefacendo, una sensazione di vetri infranti si affaccia prepotente dentro me:"pronto" biascico mesta e malmostosa.
"Buongiorno Silvia!" cinguetta una voce che simula un'amicizia ventennale traboccante di bei ricordi vissuti insieme.
"Buongiorno mi dica" tento di mettere una distanza a cotanto entusiasmo mattiniero fastidioso come un'unghiata sulla cornea.
"Silvia oggi le proponiamo un prodotto speciale, davvero valido, un'assicurazione sulla vita e sugli infortuni che è un'offerta riservata a pochi clienti della sua banca"
"Ma siete sicuri, avete visto il mio saldo, i miei movimenti?non ho un euro sul conto"
"Non importa Silvia noi cerchiamo proprio lei!con una spesa di soli 29 euro al mese, lei potrà ricevere un rimborso pari a 150 mila euro in caso di morte prematura"
"Ah"
"Si e pensi che se muore in seguito ad una aggressione ne riceverà ben 300 mila di euro, raddoppierà il rimborso Silvia!"
"Bene.diciamo che io, morta ammazzata non riceverei un bel niente, comunque si, bellissimo, c'è da augurarsi di morire strangolati per strada"
"Ma signora,sono cose che succedono sa?non abbiamo la palla di vetro, ad esempio, se lei adesso sottoscrivesse telefonicamente l'assicurazione,e subito dopo, per andare a lavoro, scendesse le scale, scivolasse e battesse la testa ed ovviamente morisse, già sarebbe coperta"
"oggi sarei in ferie, non conto di muovermi neanche per mangiare"
"e non è finita Silvia..."
"ancora non è finita?che mi succede, mi zincano la lingua per errore?"
"no, non è finita la nostra offerta, anche in caso lei facesse che ne so, un viaggio a Londra per esempio e morisse lì per un incidente non da lei provocato, o da un atto terroristico per dire, lei sarebbe coperta anche lì, anche all'estero"
"mi ha messo una gran voglia di viaggiare signora grazie"
"Ma Silvia, lei deve pensare ai suoi figli, al mutuo, alla casa che lascerebbe loro, alle possibilità che accettando questo pacchetto, lei potrebbe realizzare, capito Silvia?".Se mi chiama ancora una volta per nome la strozzo io, penso, masticando una pagina del libro abbandonato controvoglia.
"effettivamente, i figli, la casa..."
"se poi Silvia, invece di morire, dovesse contrarre un'invaladità permanente, non so, restare paralizzata o cieca, o decerebrata, in maniera irreversibile mi capisce? questo per chiarezza glielo devo specificare deve essere:i-rre-ver-si-bile, lei riceverebbe ben 80 mila euro, si rende conto Silvia?"
"se rimanessi zoppa?"
"no zoppa no Silvia, zoppa sarebbe un'invalidità inferiore al novanta per cento è chiaro, zoppa niente soldi"
"Orba?"
"orba da un occhio solo no Silvia, no mi dispiace, orba da un occhio solo neanche un euro"
"Accipicchia, c'è da augurarsi di farsi male seriamente"
"Sa Silvia, la vita non è sempre rose e fiori"
"che perle di saggezza, la ringrazio, assumono personcine di spessore nel settore assicurativo, dei guru illuminati direi".
"Silvia mi ascolti, non è ancora finita, se avesse un violento ictus con ampie zone compromesse o se i suoi figli..."
"eh no grazie basta, ho capito tutto, va bene così è piuttosto chiaro"
"Allora Silvia, che facciamo, attiviamo l'offerta Silvia?che dice?mi dice di si carissima Silvia?"

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