Sono già moltissimi i profughi causati dalle violenze seguite al fallito colpo di stato militare in Burundi, scaturito ufficialmente dalla decisione del presidente Pierre Nkurunziza di candidarsi per il terzo mandato consecutivo, motivazione dietro alla quale c’è però una lunga storia di conflitti di potere con generali ed alti funzionari di opposte fazioni. A guidare il tentato golpe è stato infatti l’ex capo dei servizi segreti, generale Godefroid Niyombare, affiancato da alti ufficiali e dalla parte di esercito a lui fedele; secondo le informazioni diffuse dal Governo, già tre degli uomini più vicini a Niyombare sarebbero stati però arrestati. Dai dati rilasciati dall’Unhcr, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di fornire assistenza ai rifugiati, sarebbero oltre 110.000 le persone obbligate a lasciare le loro case per fuggire dai combattimenti, ancora in corso in ogni parte del paese, tra militari dei due diversi schieramenti; benché il colpo di stato sia fallito, i ribelli non si sono infatti arresi e le violenze continuano. Questi profughi, riferiscono l’Onu e le diverse Ong presenti in Burundi e nei paesi limitrofi, hanno trovato rifugio soprattutto in Tanzania (circa 70.000 secondo le Nazioni Unite), ma anche in Ruanda (30.000) e parte anche nella Repubblica Democratica del Congo, principalmente nello stato del Sud Kivu (oltre 9000). L’emergenza rischia di tramutarsi in un vero disastro umanitario, servono infatti acqua, cibo e medicine per evitare carestie ed epidemie, ma l’area molto ampia e le vie di comunicazione carenti, unita alla pericolosità della zona, rendono estremamente difficile trasportare grandi quantità di aiuti e fornire un soccorso immediato. da Notizie Geopolitiche
Magazine Politica Internazionale
Burundi. Ancora violenze tra ribelli e Governo. Unhcr, ‘oltre 110.000 profughi’
Creato il 18 maggio 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniPossono interessarti anche questi articoli :
-
stavo ascoltando i Rage Against The Machine quando è rientrata mia figlia...
. Ma non è solo questo. Giusto due sere fa alla tv passa il video di “Killing in the name of” e lei si mette a fare i versi sulla parte finale in cui Zack... Leggere il seguito
Da Plus1gmt
SOCIETÀ -
I missili elefante di Assad sulla popolazione siriana
Il governo siriano ha duramente attaccato la roccaforte dei ribelli a Douma, vicino a Damasco. Le vittime sarebbero 36, tra cui anche bambinidi Vittoria... Leggere il seguito
Da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Un’altra morte illustre: stavolta tocca al leader di al Qaeda in Yemen
(Pubblicato su Formiche)C’è la conferma diretta di al Qaeda: il leader yemenita Nasir al Wahishi è stato ucciso da un attacco aereo americano (probabilmente un... Leggere il seguito
Da Danemblog
SOCIETÀ -
La “Magna Carta” compie 800 anni: il primo atto nella storia con un...
La Magna Carta (Magna Charta Libertatum), uno dei più famosi documenti al mondo, compie 800 anni. Firmato il 15 giugno 1215, si tratta del primo atto che, in... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Italia e iran, un rapporto da consolidare
Repubblica Islamica dell'Iran :::: Emanuele Bossi :::: 14 giugno, 2015 :::: Intervista ad Alì Pourmarjan a cura di Emanuele Bossi (1) D. Cosa si... Leggere il seguito
Da Eurasia
CULTURA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Siria e ucraina
Secondo il network emiratino Al Arabya, Usa e Russia avrebbero avuto un abboccamento sulla Siria, dopo quattro anni di guerra civile ed un numero... Leggere il seguito
Da Conflittiestrategie
POLITICA, SOCIETÀ, STORIA E FILOSOFIA
I suoi ultimi articoli
-
Dopo gli attentati di Bruxelles Londra rafforza i controlli ai collegamenti con Belgio e Francia
-
Attentati Bruxelles. Mogherini si scioglie in lacrime davanti ai media internazionali
-
La cinese Geo-Jade si compra Bankers e il petrolio albanese
-
Turchia. Erdogan, ‘Europa con terroristi del Pkk’, ma Ankara sostiene quelli dell’Isis