Tempo libero?Si, come se lo avessi – ho pensato al mio arrivo. Eppure di tanto in tanto ce n'era. Quando non sei costretto a uscire la sera per fare società, hai un capitale di tempo che arrivi ben presto ad amare. Andavo a letto alle otto, nella pace dei sensi, con un libro in mano, la torcetta e la zanzariera impregnata di insetticida – il che dava allo spaurito volontario un insospettabile senso di protezione. E leggevo molto in fretta, come tutte le volte che non ho distrazioni. Mi sono divorato I terribili segreti di Maxwell Sim di Johnathan Coe, Vergogna di Coetzee, Il giocatore invisibile di Pontiggia, La piccola citta' di Heinrich Mann, il primo volume di Tom Jones di Fielding (purtroppo il secondo non l'avevo portato), Bestiario di Cortazar e più o meno metà di Suttree di McCarthy – che ho finito in aereo. Una noia mortale, quel romanzo.
[continua]
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