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Buste di plastica, addio, addio!

Creato il 01 settembre 2011 da Minimoimpatto

LA_PLASTICA_UCCIDE_MARI

Il nostro blog riprende a pieno ritmo. Una notizia che ha reso felici tutti coloro che sognano una vita… a Minimo Impatto! è ufficiale: buste di plastica addio!

Vi riportiamo quindi questo articolo che vi spiega le novità di agosto!
Quando vince l’ambiente: sacchetti di plastica, addio confermato e pesanti sanzioni in vista

Il Consiglio dei Ministri ha recentemente confermato (il 3 agosto) la messa al bando dei sacchetti di plastica usa e getta non biodegradabili, che, come si legge nelle pagine del Ministero dell’ambiente “sono responsabili di gravi forme di inquinamento ambientale e marino e che sono non commerciabili nel nostro paese dal 1 gennaio di quest’anno”.

La normativa approvata ha meglio definito la portata del divieto,chiarendo i riferimenti normativi europei per la biodegradabilità dei materiali.

“Gli italiani – ha commentato il ministro Prestigiacomo – hanno dato prova in questi mesi di una straordinaria maturità ambientale (si ricordi anche la recente ricerca ISPO in tal senso, ndr), accettando di buon grado il divieto dei sacchetti usa e getta e utilizzando le buste biodegradabili o borse della spesa riutilizzabili. Siamo i primi in Europa ad aver messo “fuori legge” gli shopper inquinanti, con un provvedimento che suscitato molti consensi ed ha aperto la strada ad un ripensamento in sede UE sull’argomento. Adesso dobbiamo andare avanti promuovendo, come stiamo facendo, la produzione di bio-plastiche che sono parte essenziale di quella filiera della nuova chimica, capace di aiutare l’ambiente e non più di danneggiarlo”. Dal divieto, ovviamente, restano escluse le buste di plastica considerate non usa e getta, ovvero dotate di manici e di chiusura nonché di spessore superiore ai 400 micron idonee al riutilizzo.
“Con il provvedimento di oggi – afferma ancora il Ministro – sono stati chiariti dubbi ed incertezze che scaturivano dalla legge del 2006 ed è stato definito un quadro normativo chiaro a difesa dell’ambiente e a favore di uno sviluppo produttivo moderno e sostenibile”.

Come specificato poi dalle pagine del Governo “in assenza della sperimentazione prevista e dei provvedimenti necessari al raggiungimento graduale dei divieto, l’attuale disegno di legge (del 3 agosto, ndr) si ripropone di precisare la portata del divieto e di sanzionarne la violazione, la quale si sostanzia nel pagamento di una somma da 2.500 euro a 25.000 euro con la possibilità di aumentarle fino al quadruplo e contestualmente di promuovere le politiche del riuso e di informare il pubblico sulla corretta gestione del ciclo dei rifiuti relativo ai sacchi per l’asporto delle merci”.

Intanto già da qualche mese sanzioni pecuniarie sono state introdotte a Bari con intervento diretto del sindaco Emiliano.

Foto: Steve’s Wildlife

Articolo: Low Impact


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