Ovvero Bring Your Own. La tua cosa? Ma coffee cup, ovviamente. Sì perchè qui la cultura del caffè, è esagerata, e sicuramente diversa da quella italiana. Ma è un culto – e BYO è un oggetto cult – un’azione quotidiana, un gesto, anzi quasi una posa, avete presente l’effetto nonsodovemetterelemani? Ecco, la tazza del caffè rigorosamente take away tiene le mani occupate. Sì, perchè il caffè è assolutamente e essenzialmente da asporto, qui – come a Londra del resto – non si beve in compagnia al bancone del bar, ma on the move o in bici, o a piedi, o on the ferry – o sul bus in Inghilterra – o al volante, e ovviamente lungo, mica un espresso oneshot e via. Quindi ecco che serve una tazza, alta e grande, per intenderci quel bicchierone che noi usiamo per i frullati o l’aranciata presa al fast food, con coperchio per tenere calda la bevanda lunga qualsiasi essa sia – skinny milk, soya milk, long decaf etcetcetc – Ma facendo così, quanti bicchieroni vengono gettati al giorno? Una statistica ritiene che bevendo un caffè al giorno, lavorativo, si consumano 250 tazze di cartone e coperchi di plastica all’anno, che oltretutto non sono nemmeno riciclabili. E allora ecco che entra in gioco BYO Coffee Cup (www.byo-cup.com), una tazza take away al cento per cento in silicone – il materiale naturale più abbondante del pianeta – da usare e riusare e ri-riusare ancora una volta dopo l’altra. Un modo di salvare il pianeta, semplice e immediato: porta la tua tazza che verrà riempita dal barista con il caffè – o te – favorito. In due dimensioni – regular e big – e tanti tantissimi colori, con coperchio in contrasto. Leggera, morbida, dal touch soffice e vellutato, BYO mantiene il calore all’interno senza bruciare le dita. Una cup allegra, colorata, divertente e friendly – dishwasher friendly, microwave friendly, user friendly e soprattutto eco-friendly. E allora iniziamo a preservare il pianeta, un caffe alla volta.
;
;