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BytePac, per un drive esterno più “green”

Creato il 27 febbraio 2012 da Db @dariobonacina

Utilizzare un hard disk da 3,5 o 2,5 pollici pollici come drive esterno consente il reimpiego di una risorsa spesso già disponibile evitando l’acquisto di un nuovo drive. Normalmente, la trasformazione implica l’acquisto di un apposito case per favorire la portabilità del dispositivo. Nel novero di queste soluzioni oggi è disponibile anche BytePac.

BytePac, per un drive esterno più “green”
Presentato da Convar come una custodia per hard disk, in realtà è un vero e proprio case, realizzato però in cartone. Altro elemento positivo è dato dalla confezione, che – oltre a connettori e cavetteria – contiene tre custodie (dotate di fori per l’aerazione e la dissipazione del calore) e permette quindi di utilizzare altrettanti hard disk come drive esterni che, quando non vengono utilizzati, possono essere riposti nella confezione che funge anche da raccoglitore.

BytePac, per un drive esterno più “green”
Sulle custodie, come su un raccoglitore per documenti, è possibile scrivere informazioni sui dati memorizzati. Riposti nel raccoglitore e opportunamente etichettati, gli hard disk potranno dunque essere classificati e consentiranno all’utente di mantenere i propri dati in ordine.

Costruita con cartone riciclabile che può essere etichettata come un raccoglitore, ci si può scrivere sopra o apporre delle etichette, BytePac è completamente funzionale, equipaggiato di un sistema di aerazione passivo che può essere collegato direttamente al PC mediante un sistema di collegamento flessibile. La praticità del dispositivo consiste quindi nella possibilità di essere archiviato senza i cavi di collegamento, che nonostante un’apparente complessità, sono di semplice utilizzo anche per un utente che ha poca dimistichezza con la tecnologia.

BytePac, per un drive esterno più “green”

Per la connessione non manca nulla: la confezione contiene un alimentatore esterno a risparmio energetico, un power box, un cavo di
collegamento SATA, un modulo interfaccia USB2. Il video che segue illustra efficacemente il funzionamento del dispositivo:

BytePac, per un drive esterno più “green”

I due punti di forza di BytePac sono la praticità di archiviazione e il fatto di essere realizzato in cartone, che conferisce al prodotto un’intrinseca riciclabilità. E’ opportuno però avere una certa attenzione per quanto riguarda la portabilità del dispositivo: mentre un case in materiale plastico antiurto può essere riposto senza particolari accorgimenti in una valigetta, in uno zainetto o in una borsa con altri oggetti, il box in cartone può subire qualche piccola ammaccatura e pertanto è opportuno riservargli un posto in un’apposita tasca portaoggetti.

Superata questa unica “criticità”, BytePac si dimostra indubbiamente pratico ed eco-compatibile. Inoltre, agli utenti a cui piace l’idea, ma vorrebbero realizzarla per proprio conto, BytePac non solo suggerisce il fai-da-te, ma – con un approccio decisamente open – offre loro anche gli strumenti per creare i case, con tanto di download del formato da utilizzare.



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