C'è che.

Sabato sera sono uscita con Maty e Illy.E' stato un nuovo trio, questo. Certo, le conosco da tanto, Illy soprattutto, ma una serata noi tre non ce la si era ancora fatta.Ed è stato interessante.Un giro sui Navigli e poi alle Colonne. Sedute a bere una birra e guardare la gente (e che gente signore e signori!!) che ci passava davanti. Parlare. Sentirci accomunate da una sorte simile che ci vede tutte e tre "signorine single" in questa estate che si preannuncia diversa.Non so ancora in che senso sarà diversa, ma lo sarà rispetto a quelle precedenti. Lo sarà in un modo che sento mio, come se mi appartenesse già.Una parla, racconta e le altre hanno già capito tutto prima che finisca la frase. Sanno come ti senti, sanno come la pensi, sanno e soprattutto comprendono e condividono le tue prospettive.Aspettare la Maty che prendeva le sigarette e scambiare quattro chiacchiere con dei perfetti sconosciuti. Sentirti dire quella frase un'altra volta e tu che alla fine, quasi in punta di piedi, inizi a crederci davvero a quello che ti viene detto. E sorridi.Insomma....ha un sapore di estate un po' adolescenziale, questa. Mi piace.Ma soprattutto, per la prima volta ho realizzato una cosa. Ho solo quasi 32 anni. Cazzo. Ed è bello divertirsi un po', in leggerezza. Senza pensare.
Poi c'è che sono stanca. Fisicamente. Rincoglionita dagli antistaminici che mi trasformano in una larva per la maggior parte della giornata salvo poi tramutarmi in una perfetta desperate housewife dalle 20 in poi, con tanto di swiffer alla mano. Un'insalata mangiata sul tappeto, con un calice di rosso mentre passano le repliche del Dottor House.
E bho. Sento tanta leggerezza. E pienezza. Ma soprattutto consapevolezza. Come se a volte, nelle giornate, ti fai trascinare dagli eventi ma tu ci sei, sei reale, e sei in quei giorni.Non fluttui più.Mentre ti dirigi a buttare i sacchetti della raccolta differenziata in infradito.