Probabilmente esagero e prendo troppo sul serio la riflessione che Vincenzo Cosenza fa a proposito della "foto più virale di sempre", quella che vede abbracciati Barack e Michelle Obama e twittata all'alba del 7 Novembre, quando ormai il risultato delle Presidenziali USA era acquisito.
Una lezione di social media management da parte dello staff del presidente che è stato in grado di cogliere l’attimo e recuperare una vecchia foto, imponendola, di fatto, come icona del momento. Insomma il meccanismo virale scatta non su basi di “verità” ma soltanto se funzionale al racconto e in risonanza con le aspettative contingenti del pubblico. Queste le parole di Vincenzo Cosenza.
La foto non ha bisogno di commenti perchè emoziona, è bellissima.
Ma è l'arrendersi al fatto che qualcosa scatti non su basi di verità e che sia semplicemente in risonanza con le aspettative contingenti del pubblico che non riesco a condividere. Ripeto, forse prendo troppo sul serio questa riflessione, ma la trovo uno spunto molto interessante per dire che, qualora si pensasse che questa sia una buona pratica, si starebbe negando alla conoscenza una prerogativa essenziale perchè essa sia tale: un nesso causale tra pensiero e mondo.
E' ovvio che non è la foto tarocca di Obama che cambia la conoscenza di un avvenimento così importante (voglio dire: lo sanno tutti!). Considerando, però, un "fatto generico", credo si possa sostenere che si nega alle Persone il diritto/dovere di conoscerne il senso e le ragioni, quando si tenta di modificarne o celarne del tutto il racconto.
La questione, in effetti, è antica: si vuole (deve) informare o comunicare? Perchè passa una grossa differenza tra informare raccontando un fatto nel modo più possibile fedele e comunicare qualcosa, oltre il fatto, distorcendolo.
Io sono per l'informazione e la promozione del cammino verso la conoscenza. La comunicazione, invece, quel cammino verso la conoscenza, lo distorce irreversibilmente. Che è come dire: con la comunicazione, la conoscenza non c'è (ma questa è forte e andrebbe approfondita, per esempio qui, dove ho prelevato la l'immagine)
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