La mia attenzione sembra essersi focalizzata sulle pubblicità, negli ultimi tempi. Oppure sono i pubblicitari che ambiscono a sollecitare la mia attenzione, negli ultimi tempi. Oppure sono le pubblicità che giurano vendetta nei miei confronti, negli ultimi tempi. Sia come sia, ne guardo una su un “ cartaceo “, qualche giorno fa. In bella mostra un paio di “ sneakers “ nere – che già nere mi fanno specie – sformate e consunte – stone washed e dirty a volerla dire tutta – come fossero ridotte così dall’uso inverecondo e inveterato di calzate quotidiane e protratte nel tempo. Be’ e allora che c’è di strano, direte voi? Che c’è di strano?!? C’è che una persona che abbia un minimo di pudore non può e non deve comprare un paio di scarpe che fanno sciatto ancor prima di mettersele ai piedi. Sì lo so, qualcuno di voi avrà ancora un maggiordomo in casa che calza lo stesso vostro numero di scarpe e che all’occorrenza ve le mette in forma, come è buon uso presso le persone di mondo – che orrore le scarpe lucide e intonse dei demi- monde! Ma attenzione, le mette in forma, con grazia e rispetto, come si conviene quando si è a servizio di persone di alto profilo e di lignaggio elevato, non le bistratta e consuma come le “ sneakers “ nere di cui sopra! E del mocassino indossato a piede nudo e/o con “ fantasmino “ salva piede, nonché salva scarpa, per l’assorbimento della sudorazione coatta e puzzosa dei mesi estivi, parliamone. Un candidato sindaco nei giorni precedenti all’ultimo ballottaggio, si è presentato così ad una tribuna elettorale, per appellarsi al buon senso dei cittadini, pensando di essere tanto figherrimo e di tendenza, lui, con pantalone arrotolato sulla caviglia grassoccia e a piedi nudi nell’erba. Non è stato votato, per nostra fortuna e per la salvezza dei venditori di calzini e collant!E dei jeans di tendenza che hanno più strappi che stoffa ne vogliamo parlare? E sì che con tutte quelle prese d’aria in estate si va che una bellezza, però… gli strappi si pagano cari, pertugio per pertugio, e d’estate meglio essere una donna con la gonna, magari nuova, a discapito del vecchio in Danimarca.
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