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Caccia al tesoro? Ovviamente partecipo!

Da Mafalda1980 @mafalda1980
Quando sento parlare di caccia al tesoro, io drizzo le orecchie. Per due motivi.
La prima caccia al tesoro a cui ho partecipato fu quella organizzata a casa di un'amichetta per il suo compleanno. Era l'estate tra la prima e la seconda media: stavo crescendo, più di testa che di statura, e portai la mia squadra alla vittoria, stracciando le squadre avversarie. La mia intelligenza sportiva era (ed è) praticamente nulla, vista la mia scarsa propensione per gli sport, ma quanto a indovinelli, enigmistica e giochi di parole non mi batte nessuno. Neppure a undici anni avevo rivali. Ok, mi sono bullata abbastanza.
Dicevo, conservo un ricordo meraviglioso di quel pomeriggio, e quando lo riporto alla memoria sento "momenti di gloria" come musica di sottofondo.
L'ultima caccia al tesoro, invece, era stata organizzata dal MioAmore.
Aveva seminato bigliettini con gli indovinelli in giro per casa, e l'ultimo bigliettino conduceva a una scatola (vuota). In fondo alla scatola c'era un ultimo bigliettino, "per il ritiro del premio rivolgersi all'organizzatore della manifestazione".
E lì si è inginocchiato, ha tirato fuori una scatolina con l'anello e mi ha chiesto di sposarlo.
Adesso avete capito come mai mi piacciono tanto le cacce al tesoro!
Oggi vari blog amici riportavano questa immagine.
Caccia al tesoro? Ovviamente partecipo!
Si tratta di un'iniziativa del sito MammaFelice: cliccate sul link se volete partecipare.
Ora compilo le voci...
Carta di identità: Mafalda o Pimpa, fate voi. Mi piace scrivere. Ma questo si evince dal fatto che ho un blog, no? 
Nome del blog e obiettivi: Il mondo insieme a te, dalla canzone degli 883, anzi di Max Pezzali. Perché da quando è nata mia figlia vedo il mondo con occhi diversi, è tutto una scoperta insieme a lei.Un buon motivo per seguirvi: non ce n'è uno in particolare. E' solo un mommy blog, ce ne sono a migliaia! Due post che vale la pena leggere: qui si va sul difficile... qui parlo del perché ho avuto una figlia e qui capirete perché non ne desidero altri.Come seguirvi (newsletter, FB, twitter…): il blog non ha un profilo FB nè twitter. Io sì. Indirizzo RSS feed: come direbbe la Purulla, CHEEEEE?
Ecco fatto!
Ora vi racconto di questi ultimi due giorni.
Sono riuscita a contattare l'artigiano che ha fatto il vaso andato distrutto lunedì. Può farne un altro. Costa un botto, ma in qualche modo è possibile riaverlo. Sono sollevata, perché mi piaceva proprio tanto.
Ho visto tante persone particolari in giro per strada, anche grazie alla grande quantità di cantieri sparsa per la città: le code permettono di notare cose e persone cui normalmente non si farebbe caso.
Un motociclista che guidava un'Harley Davidson, per esempio. Senza casco. Era vicino al concessionario di quella marca, quindi forse la stava provando. Ma non è stata l'assenza del casco a colpirmi, bensì la sua chioma. Un caschetto biondo pesca che avrebbe fatto invidia al Nino D'angelo dei tempi d'oro.
Poi ha fatto inversione di marcia, e l'ho visto in faccia: un uomo più vicino ai novanta che agli ottanta. Con gli avambracci tutti molli. Mi ha fatto tenerezza. Poi ho pensato, ma quel poveromo non ce l'ha una moglie che gli dica di stare attento e indossare sempre il casco, anche per brevi tragitti? Ok che aveva il caschetto incorporato, però...
E poi un bel ragazzo nero, con le treccine, che attraversava la strada sulla sua carrozzina.
Due adolescenti bruttissimi (ma i ragazzini andrebbero visti al netto dei brufoli) con una canottiera nera, di quelle con le spalline larghe, che scoloriscono in fretta, infatti erano più grigie che nere, con le ascelle pezzatissime.
I ciclisti atletici che pedalano a petto nudo.
E poi, il mio preferito. Il mio Dottor House personale, che vedo quasi ogni giorno da anni, tornando a casa (a proposito di House che ieri sera è finito per sempre, la Cuddy poteva anche farla una comparsata, un cameino veloce, un ciao ciao con la manina. Bel finale però).
Quest'uomo è alto e magro magro. Ha un'età indefinibile, probabilmente verso i settanta.
E indossa sempre un cappello.
Un panama bianco d'estate, un colbacco d'inverno.
Porta un bastone. Deve averne una collezione, perché è sempre intonato alle collane che indossa.
E le collane. Sono meravigliose. Coloratissime. Mi piacerebbe autoinvitarmi a casa sua e farmi raccontare la sua vita: scommetto che ne avrebbe, da dire.

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