Care mie pausegolose, sono mancata per un po’. Vi devo confessare che non ho alcuna voglia di preparare dolci, dopo l’ingozzata natalizia. Un paio di giorni fa, dovendomi recare in un ufficio comunale, sono capitata davanti al Caffè Propaganda, un locale la cui apertura è di recente. Il posto è molto grazioso, ben curato, una immagine retrò che si sposa bene con il contesto circostante. Il locale si trova a pochissimi passi dal Colosseo. Quindi è un posto perfetto per un turista, meno accessibile per il romano incazzato che non sa dove parcheggiare, visto che la zona è tutta striscie blu o salatissimi garage a pagamento.
I prezzi sono decisamente alti, una zuppa ad esempio è sui 12 euro circa. Quindi dovete mettere in conto che per un pranzo/cena medi andrete a spendere sui 40 euro a testa, esclusi i vini. Però dai, per una volta ci potete stare, il posto lo definirei “charmant”, per una cena intima a due. Non posso dire nulla sui piatti, non li ho mangiati, ma sui dolci qualcosina si e non sarò molto bonaria purtroppo. Parlo dei macarons di Stephane Betmon, che ho trovato fatti a regola d’arte, anche se trovo sia un dolce più di immagine che di sostanza e sapore.La presentazione della vetrina dei dolci era poco “patisserie française”, forse era tardo pomeriggio e quindi poco fornita? Era un mix di pasticceria francese, dolci della nonna e pastigliaggio vario. Francamente mi sembrava più italiana che francese. Mi fa piacere che Stephane prepari da se gli ingredienti per i macarons, ma che c’entra presentare su una preziosa alzatina un anonimo ciambellone casalingo con accanto una dubbia torta al cioccolato e cannella, ancora nella teglia da forno? Caro Stephane, eppure gli chef patissiere francesi all’immagine ci tengono molto, anche se ti devo dire che francamente avrei preferito assaggiare qualcosa che mi “sorprendesse”.
Ho scelto quindi due macarons. Uno al doppio cioccolato e l’altro ai chiodi di garofano. E’ notorio che a me non piace molto il cioccolato, ma in questo caso, volevo capire se avesse usato la nutella o una vera ganache. E già, non strabuzzate gli occhi, a Roma certe pasticcerie inette nei macarons usano mettere la nutella, oltre ad usare macarons industriali che sembrano più ostie sconsacrate.
Al primo morso i denti sono affondati nel macarons, che si presentava morbido, imperfetto ai lati. Si è gentilmente sbriciolato. Ho avvertito la presenza di mandorla, albume e poi direttamente la ganache fresca che ho apprezzato. Il cioccolato senza personalità, il chiodo di garofano era impercettibile, francamente avrei osato di più . Il sapore del caffè senza storia, da italiana suggerirei di stare molto attenta a comprare una miscela adeguata al posto.
Due piccoli macarons ed un caffè mi sono costati 5 euro. Un po’ troppo direi per una pausagolosa!
Il servizio è nella norma. La cosa che mi ha colpito molto, all’entrata sono i tavoli in marmo bianco che mi hanno ricordato i tavoli degli anni 50. Nel complesso è un locale che promuovo, per una clientela che ricerca più l’immagine che la sostanza.
Prezzo medio, 35/40 € – Aperto tutti giorni dalle 12,00 alle 01,00. Domenica: dalle ore 12,00 family brunch – chiuso la sera
Via Claudia, 15 – ph 06.94534255 – www.caffepropaganda.it
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