Si è tenuta nei locali della Figc di Cagliari la conferenza stampa per l’illustrazione dell’ordine del giorno per dedicare una via di Cagliari ai campioni d’Italia 1969/70.
Hanno partecipato oltre ai due consiglieri IdV, i campioni d’Italia Tomasini, Greatti, Brugnera, Poli, Reginato con ospite gradito l’ex rossoblu Gigi Piras.
Assente giustificato Gigi Riva causa una brutta influenza, anche se durante la conferenza ha chiamato al telefono per ringraziare i proponenti per la gratificante iniziativa.
Il primo firmatario Ferdinando Secchi ha affermato “Lo scudetto del Cagliari sgretolò un luogo comune molto in uso in Italia: quello sulla Sardegna lugubre e arcaica, rifugio di banditi spietati e di pastori ruvidi e antipatici. In effetti la nostra era una terra che prima della vittoria dello storico scudetto era nota soprattutto per il fenomeno dell’anonima sequestri.
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Con lo scudetto si ebbe la ribalta per la città e da quel momento ci fu anche una sorta di sdoganamento da terra con grossi problemi a protagonista della scena in positivo.
Una rivincita morale di tutti sardi e dei nostri emigrati che seguivano la squadra in tutti i campi d’Italia diventando insieme alla squadra protagonisti e vincitori.
Tutto concorre dunque a definire lo scudetto del Cagliari come un’eccezione, con una forza eccezionale che le vittorie sportive sanno trasmettere meglio di qualunque altro messaggio.
L’isola orgogliosa contro il continente tiranno. La piccola squadra meridionale che mette alla berlina le grandi ricche del Nord, abituate a dominare.
In definitiva il riscatto sociale di una Regione povera e il potere di un sogno che si realizza mediante il calcio.
Per tutti questi motivi ritengo sia finalmente doveroso dedicare a quella compagnia una strada o una piazza di Cagliari.
Secchi ha dichiarato che questa da sempre era una sua idea ma di aver anche recepito le richieste di numerosi gruppi di facebook che dedicano al Cagliari dello scudetto delle discussioni interessanti con numerosissimi partecipanti.
Tra i quali anche Nastasio, Mancin, Niccolai, la sorella di Zignoli, il figlio di Hitchens, Tampucci, Diomedi, ed altri illustri calciatori ed allenatori del passato.
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Ci sono ancora molti libri che vengono ancora scritti sull’argomento e tutt’ora se facciamo un giro per la città in molti locali commerciali (bar, ristoranti e botteghe) sopratutto in quelli storici, si trovano ancora appese in bella mostra foto della squadra in tricolore o foto autografate dei protagonisti.
Rivolgendosi ai calciatori presenti Ferdinando Secchi ha affermato: queste attestazioni di stima regalano un quadro di umanità vera che rende ancora più grande il loro essere stati campioni e la scelta romantica fatta da circa la metà dei protagonisti di non lasciare Cagliari inserendosi nel tessuto sociale della loro città.
Quando chiedono a qualcuno di loro il motivo di tale scelta, le risposte sono molto toccanti per il legame indissolubile con la nostra città, ma quella di Gigi Riva è particolarmente toccante:
«Sono a Cagliari da quando avevo diciotto anni; tutta una vita.
Se avessi vinto tre Coppe dei Campioni con la Juventus, sarei stato meno felice. Ancora oggi ricevo molte cartoline da molte località di questa splendida isola, con scritto solamente: grazie. E quando penso che ho fatto contenta questa bellissima gente, sono contento anch’io».
Questi messaggi d’affetto alla città e alla Sardegna tutta, l’orgoglio di aver portato alto il nome di Cagliari e di un’Isola che, attraverso loro, ha potuto riscattarsi dopo decenni decisamente difficili rende, a mio parere, obbligatoria la dedica di una via.
Secchi ha concluso con qualche anedotto per ricordare le persone che purtroppo hanno lasciato la vita terrena e cioè Scopigno, Zignoli e Martiradonna.
Come proposta i consiglieri Secchi e Dore avanzano quelladell’asse mediano di scorrimento che idealmente porta dall’ingresso di Cagliari agli stadi Amsicora e S.Elia o il lato del viale Poetto che porta dal Ponte Vittorio a Marina Piccola o anche, in vista di una probabile riqualificazione, la zona dello stadio S.Elia.
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Sono intervenuti anche tutti i calciatori protagonisti della storica impresa, molto commossi e onorati che la città di Cagliari potesse dedicare loro uno spazio della città. In particolare Greatti ha rimarcato “la felicità di aver scelto di diventare cagliaritano rimarcando la scelta di vita di abbandonare il calcio pur di restare in città”, Tomasini ha affermato “è piu’ importante aver vissuto quella straordinaria avventura piuttosto che diventare ricchi nel mondo del calcio odierno”, Brugnera “speriamo bene sarebbe bello vedere una strada a noi dedicata da vivi”, Poli “siamo ancora un gruppo coeso e quando verrà inaugurata la via potrebbe essere l’occasione per ritrovarci tutti” e Reginato “ancora oggi quando entro all’Amsicora tremo dall’emozione allora chiudo gli occhi e ringrazio per aver partecipato a questa splendida vittoria, anche se io ho giocato solo 26 minuti in quel campionato”. Click here for reuse options!Copyright 2012 Mediterranews
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