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Cake: live @ Roundhouse (Londra, 14.11.11)

Creato il 17 novembre 2011 da Figurehead @figureheadblog

Cake salgono quasi subito sul palco dopo un lungo interludio musicale che sintonizza la serata su un tenore scherzoso. DopoLong Time e Opera Singer John McCrea, con un look alla giovane Fidel Castro, ci spiega come funziona la serata. Nonostante i testi molto semplici, a volte elementari e didascalici, il frontman si dimostra un grande intrattenitore e riesce a mantenere il pubblico ammutolito con la sola forza della sua intelligente eloquenza. La serata, dice, si svolge cosí: nessun gruppo spalla (come per iMelvins, sempre siano lodati) quindi chi é arrivato dopo si é perso le prime due canzoni, suoneranno quindi per 50 minuti e poi prenderanno una pausa di 10, perché non vogliono consumare e farci consumare tutto e subito ma concedono a tutti una pausa riflessiva, e poi si riprende. Concordo con lui che questa formula é molto “civilised“.

I 5 di Sacramento riprendono quindi a suonare con un’ottima Mustache Man, loro sono perfetti, semplici, asciutti, puliti, impeccabili. Verrebbe da dire “come su disco” ma no, perché nonostante la precisione millimetrica con cui eseguono i pezzi, riescono a comunicarci qualcosa di piú. La set list é da me accuratamente riportata in fondo quindi é inutile che vi annoio ma Mexico e Sick of You in chiusura del primo tempo ci mandano tutti a prendere una birra in preda all’entusiasmo.

Si riprende con un ottima Love You Madly seguita a ruota da Daria, che tutti i presenti cantano a squarciagola. Viene poi il momento del regalo, si perché sul palco hanno un albero che decidono di donare a chi indovina che tipo di pianta é. Non so come ma John McCrea riesce a fare stare di nuovo tutti zitti e a parlare con le persone come se fosse in un salotto e non nell’enorme Roundhouse di Londra. E di siparietti cosí ce ne sono e mai fuori luogo. Coinvolge il pubblico dividendoci in due zone e facendoci cantare il ritornello di Sick of You poi si mantiene sul limite della rivolta popolare attirando l’attenzione sui “privilegiati” al members bar senza peró mai scadere nel facinoroso.

Di concerti ne ho visti quest’anno e questo forse é stato il migliore. Non solo per come hanno suonato, ma anche, e soprattutto, per come sono riusciti a creare una connessione col pubblico, una comunicazione che ha reso il tutto ben piú di un concerto, ma una serata con i Cake.

 

Long Time
 Opera Singer
 Mustache Man
 Federal Funding
 Bound Away
 Frank Sinatra
 Shadow Stabbing
 Arco Arena
 Rock ‘n’ Roll Lifestyle
 Mexico
 Sick of You

BREAK

 Love You Madly
 Daria
 Guitar
 Stickshifts and Safetybelts
 Jolene
 Wheels
 Never There

Encore:
 Short Skirt/Long Jacket
 The Distance


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