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Calabria, intimidazione a comandante dei vigili di Siderno

Creato il 22 ottobre 2013 da Makinsud
Calabria, intimidazione a comandante dei vigili di Siderno

michele-bruzzeseIl comandante dei vigili urbani di Siderno, Michele Bruzzese, ha ricevuto pochi giorni fa una lettera intimidatoria.
Il messaggio minatorio era all’interno di una busta che secondo alcune fonti,  avrebbe contenuto, oltre allo scritto con l’esplicita minaccia di “stare attento”, anche due proiettili.
Il dirigente comunale ha sporto immediata denuncia presso i Carabinieri della stazione locale, informando al contempo le autorità giudiziarie della Procura di Locri.
In tal senso gli inquirenti hanno mantenuto il massimo riserbo sull’oggetto della missiva e hanno attivato le relative procedure di indagine.
A richiedere la presenza di Bruzzese, a guida del comando dei vigili urbani di Siderno, era stata  la giunta diretta dell’ex sindaco, Riccardo Ritorto, proprio in virtù delle specifiche competenze acquisite nel corso del suo servizio. Incarico riconfermato anche dal commissario prefettizio, Luca Rotondi, che ad oggi amministra la cittadina ionica.

Sotto la guida di Bruzzese i Vigili urbani di Siderno hanno ottenuto ottimi risultati contrastando e prevenendo numerosi reati in tema di edilizia e sanità pubblica.
L’intimidazione, va detto, non è un caso isolato: quest’estate alcuni ignoti avevano cercato di violare la sede del comando della polizia locale e, dopo pochi giorni, era pervenuta un’altra lettera  anonima contenente degli insulti nei confronti di Bruzzese.

Quanto successo non ha lasciato indifferenti le autorità locali, che hanno rilasciato numerosi attestati di solidarietà nei confronti di Bruzzese. E oramai chiaro, dall’analisi degli eventi di stampo mafioso degli ultimi anni, che “l’attività di contrasto alla micro e macro criminalità viene svolta sempre più dalle polizie locali”, si legge in una nota della segreteria provinciale Sulpm di Reggio Calabria riguardo all’accaduto. “Sarebbe opportuno, quindi, pensare a una norma che riformi l’assetto degli organi di vigilanza municipale, al fine di conferire una nuova dignità a coloro che giornalmente svolgono questa delicata professione, spesso criticata, sottovalutata e perfino a volte svilita e umiliata”.

È opportuno evidenziare che questa circostanza si colloca in un quadro sociale assai turbolento. Non solo, infatti, la cittadina ionica è stata nel centro del mirino delle forze dell’ordine nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Reggio Calabria, soprannominata “Falsa Politica”, che ha scoperto gli intrecci tra le cosche presenti sul territorio e la politica, e a seguito della quale il Consiglio dei ministri ha deciso, lo scorso marzo, di sciogliere il comune di Siderno per infiltrazioni mafiose.


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