Mi hanno chiesto di esprimere un’opinione sulla serie A e sulla seconda giornata di campionato. Che dire?
La sfida a distanza Roma-Torino di sabato sembra poter nascondere più insidie per i campioni in carica che per i giallorossi, pur potendo contare sul fattore campo: l'Empoli è più abbordabile per la Roma che l'Udinese per la Juve soprattutto se si pensa a quel Juve-Inter di due anni fa quando Stramaccioni, che oggi siede sulla panchina friulana, violò lo Juventus Stadium con tanto di squadra spregiudicata.
L'Udinese non è l'Inter dell'epoca (poi crollata nella seconda parte del campionato) ma neanche la Juve è la schiacciasassi di mister Conte, il cui fantasma aleggerà su Vinovo ogni qual volta si pareggerà o perderà una partita.
Tra le seconde linee? La Samp tutta temperamento se la vedrà con l'ostico Toro dell'ariete Amauri, il Cagliari proverà a mostrare al pubblico quello che non si è visto alla prima e cioè lo spettacolo zemaniano e l'Atalanta priva di Bonaventura potrebbe essere la vittima sacrificale.
La Lazio, alla ricerca di rivalsa dopo la figuraccia di Milano con una difesa più che ballerina, ha tutto per portare a casa i primi tre punti e ciò servirebbe soprattutto al Presidente Lotito, alla disperata necessità di accattivarsi le simpatie del pubblico, ed in attesa di toccare con mano i "frutti di Palazzo", come logica conseguenza di tanto girovagare.
La Fiorentina dovrà testare nervi (dopo l'ennesimo infortunio di Rossi) e testa (nello scontento Cuadrado) contro il Genoa, pronto a stupire con Pinilla, Lestienne e soci. Il Chievo visto due settimane fa non sembra preoccupare il Napoli, seppur reduce da una settimana incandescente arricchita dalle scaramucce tra presidente e allenatore: Benitez il prossimo anno (o forse anche prima) non siederà più sulla panchina azzurra, ma le vittorie possono rappresentare la migliore medicina per due amanti feriti (e traditi).
Se il Verona chiuderà la seconda giornata lunedì con il Palermo senza particolari speranze di spettacoli pirotecnici, domenica pomeriggio l'Inter proverà a vincere e convincere contro il Sassuolo. Occhio però alla coppia irriverente Berardi-Zaza pronta ad infilare una difesa pericolosamente lenta. San Siro aspetta (e spera) e potrebbe farlo con il ritrovato inno 'Pazza Inter' che promette un'annata piena di colpi di scena.
Seguirà il Milan che a Parma dirà se è solo banale organizzazione, contropiede e gol oppure se a Torres si riuscirà ad arrivare con logica, costruzione e verticalizzazioni.
Al di là dei risultati delle sfide della seconda giornata, le prestazioni della nuova Italia sembrano poter essere di stimolo all’intero movimento calcistico: aggressività, gioventù e spettacolo. È quello che gli allenatori delle squadre di serie A saranno costretti a replicare per non rimanere schiacciati dall’immagine vincente di Antonio Conte, un termine di paragone ingombrante e soprattutto difficile da emulare.