Terminata la lunga pausa estiva, il nostro solito appuntamento col calcio estero riprende. In evidenza questo lunedì la crisi di Real Madrid e PSG, lo straordinario momento di forma di Diego Costa e il ritorno alla vittoria del Manchester United.
Partiamo dall’Inghilterra, dove la quarta giornata di Premier si apre con un big match: Arsenal – Manchester City. Nessuna delle due formazioni riesce a spuntarla, ma entrambe regalano spettacolo: primo gol dei Citizens con Agüero, pareggio di Wilshere nella ripresa con successivo sorpasso ad opera di una prodezza del Niño Maravilla Sánchez. Il City, tuttavia, reagisce, trovando la parità con Demichelis e due pali e un gol annullato che gli negano i tre punti. Nel pomeriggio, è il turno di Mourinho che, invece, se la ride di gusto e si coccola Diego Costa, super trascinatore dei Blues contro lo Swansea City. Terry apre le danze nella porta sbagliata, ma ci pensa lo spagnolo a ribaltare la situazione con una tripletta che stende gli Swans. Ma non è finita qui, perché, prima del 90’, c’è ancora tempo per 2 reti: quella di Rémy, entrato al posto dell’ex Atlético, e quella di Shelvey. Risultato finale: 4-2. Anche il Tottenham non va oltre il pari, ma a fermarlo è il Sunderland. Partenza di fuoco nel primo tempo, con immediata botta e risposta Chadli – Adam Johnson, come nel secondo, con il lampo illusorio di Eriksen. Harry Kane, infatti, rende tutto vano con l’autogol del definitivo 2-2. Chi non può abbozzare neanche mezzo sorriso è, almeno per il momento, Balotelli: il suo Liverpool viene fermato dall’Aston Villa – a cui basta Agbonlahor per espugnare Anfield e portarsi alle spalle del Chelsea – e lui dagli avversari, specialmente Senderos, che non risparmiano mezze misure per ostacolarlo o stuzzicarlo. Infine, come detto precedentemente, lo United di Van Gaal torna a brillare e lo fa contro il QPR: Di María, Ander Herrera e Rooney allontanano le critiche e chiudono la pratica già nel primo tempo; nella ripresa, Mata regala il poker prima di lasciare il posto a Falcao, che non riesce a macchiare l’esordio con il pokerissimo. Classifica: Chelsea 12, Aston Villa 10, Swansea City 9, Southampton, Manchester City, Tottenham Hotspur 7, Arsenal, Liverpool, Manchester United 6.
Col calcio estero passiamo in Spagna dove i campioni in carica d’Europa faticano e non poco a macinare punti. Gli arrivi di Kroos e James Rodríguez sembrano non aver pesato tanto quanto le partenze di Xabi Alonso e Di María, due ex pezzi pregiati di Ancelotti. Così, i Galácticos, complici due sconfitte consecutive, si trovano già a dover rincorrere il Barcellona e l’Atlético, principali avversarie per la corsa al titolo. Proprio i Colchoneros si sono aggiudicati il derby con Tiago e Arda Turan, certificando la crisi dei cugini, ai quali non è bastato il rigore conquistato e trasformato da Cristiano Ronaldo. Chi sta traendo massimo profitto da questo sbandamento merengue è il Barcellona, capolista solitario cui servono l’ispirazione di Messi e la vena realizzativa di Neymar (doppietta per lui, partito dalla panchina) per stendere l’Athletic Club. Le altre due principali squadre del campionato, Valencia e Siviglia, viaggiano quasi a pieno regime, con sette punti a testa. I Taronges non hanno avuto particolari problemi nell’imporsi sull’Espanyol: Pablo Piatti, Parejo e Alcácer regolano gli avversari, il cui gol della bandiera è firmato nel recupero da Sergio García. I detentori dell’Europa League, invece, ottengono i tre punti a scapito del Getafe con una realizzazione per tempo: Carlos Bacca e Aleix Vidal portano i Palanganas a quota 7. Classifica: Barcellona 9, Siviglia, Valencia, Atlético Madrid 7, [...] Real Madrid 3.
Spostiamoci ora in Francia dove un’altra big d’Europa non riesce a trovare la giusta continuità: il PSG di Blanc, al terzo pareggio dopo cinque turni. Per sua fortuna, la vetta non è affatto distante – solo due punti – ma contro il Rennes i parigini hanno peccato di concretezza in attacco, e così, all’iniziale vantaggio siglato da Camara (PSG), risponde il giovane Ntep, che, in seguito al suo ingresso in campo, diventa una spina nel fianco degli avversari ma trova in Sirigu un muro. In casa Monaco, non si respira un’aria migliore, ma sicuramente peggiore: se la stagione passata è stata esaltante, quantomeno per il ritorno in Champions, questa è iniziata nel peggiore dei modi: venduti i migliori giocatori, i monegaschi si trovano in penultima posizione, complice una nuova sconfitta, quella di Lione. Bene, al contrario, Marsiglia e Bordeaux, a pari punti dietro il LOSC Lille. Classifica: Lille 11, Marsiglia, Bordeaux, Saint-Étienne 10, Paris-Saint Germain 9.
Concludiamo quest’analisi sul calcio estero con la terza giornata di Bundesliga, che si è aperta con un pareggio rocambolesco (3-3) tra Bayer Leverkusen e Werder Brema. Il Bayern Monaco ha colto l’occasione per raggiungere le Aspirine in vetta, grazie al successo ottenuto sullo Stoccarda e targato Götze-Ribéry. Novità sia tra i primi posti, dove spicca l’Hannover 96, sia negli ultimi, dove squadre di caratura come lo Schalke 04 e l’Hamburger SV rimangono ferme a un punto: i Die Knappen sono usciti con le ossa rotte dal Borussia Park, sconfitti per 4-1; l’HSV è stato piegato 2-0 dalla nuova momentanea sorpresa, l’Hannover 96, che occupa il terzo posto. Un gradino sotto, il Borussia Dortmund, che rifila tre schiaffi al Friburgo (a segno Adrián Ramos, Kagawa, Aubameyang) e non perde contatto con le prime della classe. Classifica: Bayern Monaco, Bayer Leverkusen, Hannover 96 7, Borussia Dortmund 6.