Calcio estero: Real primo, PSG e Bayern dominano
Il calcio estero regala spettacolo, lo scriviamo ogni volta all’inizio di questa rubrica. I fuochi d’artificio, questa settimana, ce li regala il Real Madrid, finalmente in testa alla Liga. Atlético e Barcellona, sconfitte sonoramente, rimangono in agguato a soli tre punti. Ma, se in Spagna il campionato è ancora lungo, non si può dire lo stesso della Bundesliga. Il Bayern domina, portandosi a +19 sul Leverkusen e a +20 sul Borussia. In Ligue 1, brilla ancora una volta la stella di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese è come il vino: più invecchia, più diventa buono. La tripletta messa a segno contro il Tolosa è nettare per palati fini. Sfida appassionante in Premier League: il Chelsea continua la sua corsa, braccato dall’Arsenal e dal Manchester City, che però deve recuperare ancora una partita. Le inseguitrici fiutano l’odore della capolista, che per ora recita la parte della volpe più veloce dei cani da caccia.
Partiamo dalla Liga, dove le vere sorprese sono le sconfitte di Barcellona e Atlético Madrid. I Blaugrana cadono al Municipal de Anoeta, travolti da una Real Sociedad che gioca una partita perfetta per intensità ed efficacia. Song inaugura la sua serataccia con un autogol, Messi ristabilisce la parità. Ma si tratta di un equilibrio apparente, perché le ripartenze dei padroni di casa sono letali e spettacolari: Griezmann e Zurutuza mettono il punto esclamativo alla prestazione maiuscola della Real Sociedad. Non va tanto meglio ai Colchoneros, che si beccano tre schiaffi dall’Osasuna. A fine partita Simeone ammette che è mancato il solito gioco, e si è visto: Osasuna padrone incontrastato del campo. Cejudo, Armenteros e Torres fanno festa infilando per tre volte la distratta retroguardia dell’Atlético. Una lezione dura per gli uomini di Simeone, ma si cresce anche così, facendo tesoro delle sconfitte. Per lottare fino alla fine, serviranno ben altre prestazioni, anche perché il Real Madrid è davvero lanciatissimo. Orfani di Cristiano Ronaldo per l’ultima volta, i Blancos dribblano con facilità l’ostacolo Elche. Apre Illaramendi (al primo sigillo in Liga), raddoppia Bale e la chiude Isco, che mancava all’appuntamento con il gol da dicembre. Classifica: Real Madrid 63, Barcellona e Atlético Madrid 60.
Ha ormai poco da raccontare la Bundesliga, se non del dominio incontrastato del Bayern Monaco. Pep Guardiola è stato molto bravo, perchè è riuscito nell’impresa di migliorare una macchina da guerra già perfetta, e molto furbo perché, visto il divario enorme che c’è in campionato tra la sua squadra e le altre, può concentrarsi sulla Champions senza troppi patemi. I numeri sono impressionanti: 22esimo risultato utile consecutivo, di cui 20 vittorie e 2 pareggi. Il Bayern è imbattuto e non può essere certo l’Hannover a fermarlo: Müller (doppietta), Thiago Alcantara e Mandzukic liquidano in fretta la pratica. Le inseguitrici (si fa per dire) incappano in un week-end da incubo: il Borussia ne prende tre dall’Amburgo, il Bayer Leverkusen non fa meglio contro il Wolfsburg. L’anno prossimo, per contrastare lo strapotere del Bayern ci vorrà ben altro. Classifica: Bayern Monaco 62, Bayer Leverkusen 43, Borussia Dortmund 42.
Capitolo Ligue 1. L’anno scorso Zlatan Ibrahimovic aveva messo a segno 35 reti in 45 partite. Quest’anno è già a quota 37 dopo soli 36 incontri. I suoi compagni lo osannano, il pubblico lo adora e lui è sempre più il leader indiscusso del PSG. Se i parigini riusciranno a conquistare il secondo titolo consecutivo, lo sceicco Al-Kelahifi farà meglio a costruirgli una statua d’oro massiccio. Sì, perché Ibra vince da solo contro il Tolosa, affossato da una tripletta da urlo dello svedese; anche Lavezzi (al secondo gol consecutivo) partecipa al banchetto. Discorso diverso per il Monaco di Ranieri, che fatica più del dovuto contro il Reims: apre Germain, pareggia Oniangue, Toulalan e Oniague si rispondono in meno di otto minuti. A mettere le cose a posto ci pensa Kurzawa, il terzino con il vizio del gol (quinta rete in campionato) al 95′. Classifica: PSG 61, Monaco 56, Lille 46.
Chiudiamo questa analisi del calcio estero con la Premier League. Il Chelsea vince in extremis contro l’Everton, lanciato dal sigillo di Terry al 93′. I Blues scappano, ma sentono il fiato sul collo dell’Arsenal, vittorioso contro il Sunderland e pericolosamente vicino agli uomini di Mourinho. I Gunners hanno vita facile grazie alla doppietta di Giroud e alle firme di Rosicky e Koscielny. La terza marcatura è spettacolare, perché nasce da una rete velocissima di uno-due che permettono a Rosicky di far esplodere lo stadio. Nel finale, gol della bandiera per il Sunderland: Giaccherini riceve da fuori area e indovina la traiettoria giusta. Yaya Tourè regala tre punti importantissimi al Manchester City, che deve ancora recuperare una partita: se i Citizens vincessero anche quella, raggiungerebbero il Chelsea in cima alla classifica. Brutto scivolone del Tottenham, che cade in casa del Norwich. Il Manchester United ringrazia i suoi attaccanti: Van Persie e Rooney vanno entrambi a segno contro il Crystal Palace, l’attaccante inglese può così festeggiare nel migliore dei modi il rinnovo. Festival del gol ad Anfield: inizia Sturridge, continua Henderson, Shelvey e Bony riacciuffano i Reds, Sturridge li riporta avanti ma ancora una volta Bony, su calcio di rigore, ristabilisce la parità. Il match si infuoca, il tifo si surriscalda, il Liverpool si esalta e cala il poker con Henderson. Classifica: Chelsea 60, Arsenal 59, Manchester City (una partita in meno) 57, Liverpool 56, Tottenham 50, Manchester United 45.