La Roma contro il Barcellona nel Colosseo. E’ il progetto, o meglio il sogno, di James Pallotta. Il presidente giallorosso ha in mente “un grande obiettivo”, come spiega in un’intervista alla Cnn. “Vorrei che la città ci consentisse di sfidare al Colosseo una squadra come Barcellona o Bayern Monaco, o una formazione di questo tipo”, dice, prospettando l’ipotesi di un business planetario. L’incontro verrebbe trasmesso “in pay per view in tutto il mondo, costerebbe 25 dollari. Potremmo avere 300 milioni di telespettatori in tutto il pianeta, vedrebbero una partita nel Colosseo.
Il presidente della Roma, James Pallotta, insieme al sindaco della capitale, Ignazio Marino (corrieregiallorosso.com)
L’idea di Pallotta, di vedere un big-match al Colosseo. “Un match che non rivedrebbero mai più”, prosegue Pallotta, che ha le idee chiare anche sulla destinazione delle entrate. “Prendiamo l’incasso, che potrebbe ammontare a miliardi di dollari, e poi creiamo a Roma una fondazione per restaurare i monumenti in maniera più rapida. Il resto verrebbe stanziato a favore dei programmi per le aree urbane della città”, aggiunge.
“Non scherziamo!”, è il commento del ministro dei Beni Culturali, Franceschini. A stretto giro arriva però il commento del ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, che sventola un cartellino giallo virtuale: “Non scherziamo! Se il presidente della Roma vuole contribuire ad una raccolta di fondi per restaurare i monumenti della Capitale ci sono tanti modi e possibilità per farlo ma non di certo al Colosseo”, dice Franceschini rispondendo alle domande sulle dichiarazioni del presidente giallorosso.
L’idea di Pallotta, attuabile o meno, in realtà non è originale in assoluto. Nel 1996 infatti la Nike, attuale sponsor tecnico della Roma, ha confezionato lo spot “Good vs Evil” ambientato proprio al Colosseo. Nell’arena, una squadra formata da superstar dell’epoca fronteggiava una selezione di diavoli e creature terrificanti. In campo, brillavano Paolo Maldini, Luis Figo e un giovanissimo Ronaldo. Toccava però a Eric Cantona scagliare il tiro decisivo: portiere avversario letteralmente distrutto e palla in rete. (ADNKRONOS)