Calcio scommesse: la radiazione è l’unica strada percorribile per debellare il fenomeno delle partite truccate

di Giuseppe Parente
La nuova puntata del calcio scommesse, in salsa italiana, arriva questa volta dalla Procura della Repubblica di Bari. Rappresenta, rispetto al passato, un bel salto di qualità. Ovviamente in peggio. 
Il procuratore Antonio Laudati è sicuro di un dato, davvero amaro, in virtù del quale nel nuovo calcio scommesse ci sarebbe anche qualche altra società calcistica partecipante al massimo campionato. 
Non si tratta esclusivamente di calciatori infedeli che “combinano” partite per lo più nelle ultime giornate di campionato, per aggiungere ai loro magri o grassi stipendi, ulteriori entrate, o per consentire a sé stessi e alle loro squadre una salvezza tranquilla, la conquista di un posto in Europa League, un accesso alla fase finale dei campionati di Lega Pro, grazie alla formula dei play off per la promozione in categoria superiore e dei play out per la conquista del diritto a giocare nell’anno successivo nella medesima serie. 
Il procuratore Laudati è davvero sicuro che in questa brutta storia di partite taroccate, c’è finita qualche squadra di serie A. Una squadra viene indicata in maniera chiara e limpida; si tratta del Lecce che nella penultima giornata dello scorso campionato vince a Bari il derby con il risultato di 2-0 conquistando la matematica salvezza. 
Partita sulla quale, ad onor del vero, non si sarebbe nemmeno scommesso, in quanto premeva esclusivamente il risultato che avrebbe garantito la salvezza ai salentini. 
 Una salvezza non conquista esclusivamente sul campo, ma pagata ben 300 mila euro, secondo quanto affermano i dirigenti.
Quasi sicuramente il Lecce non è l’unica e sola squadra in una così difficile ed imbarazzante situazione, si potrebbe evincere che gli ultimi campionati che ci siamo lasciati alle spalle, sono stati falsati ed in base alle decisioni che la giustizia sportiva si assumerà, presumibilmente ci sarà un vero e proprio terremoto, in quanto le società di calcio saranno considerate colpevoli per responsabilità diretta e non per responsabilità oggettiva.
 Per il nostro calcio questa è davvero una brutta notizia. Ha ragione Platini, quando dall’Uefa fa sapere che sulle scommesse, che in teoria dovrebbero essere vietate per i giocatori e dirigenti di società di calcio, partite combinante, la giustizia sportiva possiede un’unica arma per debellare questa malattia: la radiazione. 
Con il linguaggio della radiazione personaggi come Cristian Doni o l’attuale detenuto in attesa di giudizio, Andrea Masiello, possono comprendere la gravità dei loro comportamenti. In campo penale, questi reati indubbiamente fanno notizia, creano clamore ma anche delusione e disgusto per milioni di tifosi italiani, ma sono reati che comportano un rischio sanzionatorio assai limitato. 
L’unica strada percorribile, per tirarsi fuori da questa brutta situazione, è quella di insistere con la radiazione, formidabile deterrente sportivo. 
Ieri a Bari, per la prima puntata di un lavoro assai lungo ed articolato, sono state arrestate 3 persone, una trentina di persone risultano iscritte nel registro degli indagati, tra i quali diversi giocatori dell’attuale seri A, questa retata sembra, al momento, soltanto l’aperitivo della profezia del capo della Polizia Manganelli che annunciò pubblicamente misure cautelari a go-go. 
Probabilmente Manganelli aveva fatto riferimento anche alle inchieste sul calcio scommesse della Procura di Cremona, che a quelle di Bari e di Napoli. I
l tempo nel mondo dello sport, in particolar modo del calcio, corre. Il 25-25 agosto deve cominciare il nuovo campionato di serie A. Ma quale? Con quali squadre?