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Quando di parla di calcoli renali si pensa immediatamente a dei “sassolini” che si formano all’interno del corpo umano creando non pochi problemi ai poveri “malcapitati”. Questa metafora popolare non è poi così lontana dalla realtà. Ma perché si formano? Quali sono le cause? Come si prevengono? Scopriamolo insieme.
I già citati “sassolini”, noti scientificamente come calcoli renali, sono uno dei disturbi più comuni e dolorosi del tratto urinario umano. L’incidenza del fenomeno è ampia ed affatto limitata all’era moderna: la presenza di Calcoli renali è stata registrata da alcuni archeologi in una mummia egizia di 7.000 anni fa. Da allora ad oggi sono stati fatti innumerevoli passi avanti nel campo medico e scientifico ed i Calcoli non sono più un mistero ed un pericolo, come all’epoca dei Faraoni.
Quando il sistema urinario è sano, delle specifiche sostanze chimiche presenti nell’urina prevengono la formazione di cristalli. Se il meccanismo si inceppa, però, i cristalli non solo possono formarsi, ma possono separasi dall’urina ammassandosi in agglomerati duri simili a dei “sassolini”: i Calcoli. Anche se la maggior parte dei casi di Calcoli renali si risolve naturalmente con l’espulsione degli agglomerati di cristalli durante la minzione, in determinati casi l’unica soluzione è l’intervento chirurgico.
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