Vediamo alcuni problemi in cui possiamo imbatterci e come fronteggiarli.
Il Calcare nella Caldaia
La caldaia, come tutte le apparecchiature domestiche, necessita di manutenzione durante la sua vita, per questo se dopo il periodo di tempo iniziale doveste constatare problemi di funzionamento, rumorosità o elevato consumo è il momento di provvedere alla sua manutenzione.
Uno dei motivi per cui la caldaia può smettere di funzionare è la presenza di calcare al suo interno. I sintomi più frequenti della cattiva pulizia e della presenza di calcare sono il rumore, la scarsa pressione ed i componenti interni che si rovinano in fretta.
Quando l'acqua dell'acquedotto è eccessivamente dura può capitare che molecole di calcio e magnesio si fermino all'interno delle tubature formando il calcare. Il calcare aggredisce le componenti interne rovinandole ed impedendo il corretto flusso all'interno dei tubi causando rumore e dispersione del calore.
Queste formazioni di calcare sono particolarmente dure e difficili da rimuovere ad esempio raschiandole, la soluzione in questo caso è il lavaggio chimico, uno dei servizi offerti dai tecnici Riparotto.
Lavaggio chimico, cos'è e come funziona.
Il lavaggio chimico, per sua natura, deve essere eseguito da personale
esperto nel maneggiare sostanze potenzialmente pericolose. L'operazione
consiste in una vera e propria immersione delle parti interessate in
soluzioni acide che permettono la rimozione del calcare. Questa
operazione riporterà quindi alla luce le parti metalliche e renderà
visibili eventuali piccoli danneggiamenti che si trovavano ricoperti dal
calcare.
Il lavaggio della caldaia permetterà all’apparecchiatura di
eliminare il calcare e di ritornare a funzionare perfettamente, senza
rumore e con poco spreco di energia. Una caldaia ostruita, infatti,
opera sotto maggior pressione causando un elevato consumo di gas a
fronte di una scarsa emissione di acqua calda.
La caldaia non si accende, da cosa può dipendere?
Non c'è una sola risposta, ma possono essere diversi i fattori che ne impediscono il funzionamento e spesso non sono facilmente risolvibili dagli utenti. Un problema semplice può essere ad esempio che una folata di vento abbia spento la fiammella e fatto andare in blocco di sicurezza la caldaia. In questo caso la soluzione è semplice: basterà riavviare l'impianto utilizzando l'apposito tasto o interruttore e tutto tornerà a funzionare normalmente.
Se questa semplice operazione non dovesse rivelarsi efficace o se il problema dovesse ripetersi potrebbe essere necessario contattare il manutentore della vostra caldaia sia per riscaldarsi sia per usufruire di acqua calda.
Quando la caldaia non si accende, anche se non è intuitivo, la colpa potrebbe essere dei caloriferi. Se i caloriferi non sono stati tenuti in funzione in modo adeguato nei mesi precedenti alla rilevazione del problema, il vapore e la sporcizia normalmente presente nelle tubature potrebbero aver creato problemi alla caldaia.
Una prima soluzione è quella di provvedere allo spurgo dei termosifoni. È un'operazione che si esegue facilmente aprendo leggermente la valvolina che si trova su uno dei due lati. Stando ben attenti a non avvicinarsi con la faccia, girare leggermente la vite o la manopola e far uscire prima l'aria, poi l'acqua (attenzione scotta!), lasciare scorrere l'acqua qualche secondo e chiudere nuovamente.
Consigli e Suggerimenti
La nota positiva è che se la caldaia non si accende, difficilmente si tratterà di una causa strutturale. Le case produttrici prestano molta attenzione alla qualità dei componenti ed un difetto di fabbricazione rappresenta realmente una "mosca bianca". Quello che invece può accadere è che si creino dei problemi interni a causa di usura e condizioni di utilizzo a cui la caldaia è sottoposta. Anche le protezioni fornite per la loro salvaguardia, nonostante l'elevato standard di fabbiricazione, non sempre sono in grado di evitare il 100% dei problemi.
Quindi oggi fate un controllo rapido alla vostra caldaia così da essere pronti a fronteggiare il freddo in arrivo.