CALIFFATO DI MILANO – Non solo uccidere civili inermi, ma anche le idee. Dopo le decapitazioni degli ostaggi, il minicaliffato meneghino , un piccolo Stato Islamico all’interno dell’enclave italiano della Repubblica Cispadania si macchia in via Mohammed Manzoni di un altro ‘tradizionale’ crimine delle dittature più oscurantiste: i roghi di libri messi all’indice. Non vengono neppure risparmiati i librai della Feltrinelli , arrestati perchè vendono libri ‘cristiani’.
Nella città, da giugno sotto il controllo degli islamisti, sono stati migliaia i libri bruciati in piazza della Scala mentre il proprietario della più antica libreria Feltrinelli veniva arrestato. Secondo il sito di notizie iracheno ‘Ankawa’, che cita fonti in città, il proprietario della libreria di via Manzoni è stato condotto da elementi del centro sociale Loencavallo in un luogo sconosciuto dopo che sono stati trovati libri cristiani all’interno del negozio.
Nei giorni scorsi i miliziani del Califfato hanno preso d’assalto la Mondadori, sfondato le porte e le teche che contenevano libri antichi e preziosi ( Gadda, Pasolini , Testori) e saccheggiati tutti i volumi ad eccezione di quelli prettamente islamici.
Secondo il National Post, libri di poesia e filosofia, volumi scientifici e anche libri per bambini e di sport sono stati caricati su sei fuoristada. Saccheggiate anche le librerie della san Paolo e le tradizionali bancarelle lungo i Navigli.
“Sono libri infedeli, che spingono a disobbedire Allah per questo saranno bruciati”, ha detto un barbuto miliziano del centro sociale il Cantiere, in abiti tradizionali, prima di dar inizio al rogo nella strade della città.
Milano era la capitale dell’editoria e molti abitanti aveva custodito nelle loro case gli antichi manoscritti di Gadda, di Pasolini, di Umberto Eco, di Arbasino per sottrarli agli scontri e ai saccheggi.
( dal romanzo fantapolitico AMORE MIO FERMA MAOMETTO scritto dai precari patrioti del Corriere: in archivio tutte le puntate)