Da ragazzina ero una vorace lettrice di romanzi ottocenteschi (Austen, D'annunzio, Flaubert, Baudelaire..) così finì per appassionarmi anche a quei romantici corsivi inclinati verso destra.
Provavo le lettere qua e là, dei diversi testi, e ne venne fuori una nuova personalissima versione che è rimasta poi la mia calligrafia.
Negli anni amici e parenti mi hanno chiesto di scrivere buste e biglietti per Natale, matrimoni, compleanni e persino lettere.
Il pennino scorre rapido e crea le sue lettere: l'accurata, la decoratissima, la trascurata, la frettolosa, la maestosa.
Scrivere a mano è un meraviglioso esercizio per la mente, un atto artistico.
Dopo battesimi e lauree quest'anno ho curato il mio primo matrimonio.
E' stato emozionante seguire una sposa entusiasta per tutto il percorso: le partecipazioni, i segnaposto nei tavoli, il tableau de mariage e piccole bustine per un delicato pensiero.
Nell'era del digitale, dei messaggi frettolosi, del copia-incolla, la scrittura a mano ci riporta a una dimensione umana, di relazioni, lentezza, ricerca e attenzione.
Quanto era bello ricevere d'estate la cartolina degli amici in vacanza o la lettera dei nonni? Che corra il mondo, ma alcune cose teniamole, custodiamole con cura.
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