Per cambiare sesso all’anagrafe non serve più l’intervento chirurgico, ma una semplice dichiarazione: è l’ultima trovata della Corte Costituzionale.
E poi dicono che la teoria gender non esiste. La Corte Costituzionale ha di fatto stabilito, con sentenza del 5 novembre scorso, che, per cambiare sesso all’anagrafe, non occorre più sottomettersi ai ferri del chirurgo, ma è sufficiente formulare una richiesta di rettifica al Comune presentata dall’interessata o dall’interessato.
La teoria gender esiste, eccome.
E’ stata, dunque, rivoluzionata la legge del 1982 che consentiva di cambiare sesso anagraficamente in seguito ad intervento chirurgico. Insomma, se una persona “percepisce” di essere maschio o femmina, cioè di essere convinta in modo totale di appartenere al sesso opposto, anche se non provato dai fatti, può dichiararlo e diventare un mutante anche giuridicamente.
E’ l’ultima “bizzarria” della Corte Costituzionale, che ha pensato bene di separare lo stato biologico dell’individuo dalla legislazione, con evidente sopraffazione da parte dell’ideologia gender. Giuridicamente non esistono più maschi e femmine, ma categorie psicologiche di mutanti che percepiscono l’apparteneza all’altro sesso.
Tutto ciò rivoluziona l’articolo 29 della Costituzione italiana, dove è previsto che la società naturale è formata sul matrimonio e dalla famiglia. Cambiare sesso all’anagrafe significa che un uomo che “sente” di essere donna può sposare un altro uomo e formare una famiglia, e viceversa.
Stravolgimento della natura.
Insomma, siamo nella confusione dei generi più totale. Non esistono più distinzioni tra femmine e maschi, i quali possono diventare rispettivamente maschi o femmine a seconda di come si svegliano la mattina. Siamo ormai diventati neutri, unisex.
La sentenza della Corte Costituzionale riguardante la nuova procedura per cambiare sesso all’anagrafe, spalanca, a questo punto, le porte ai matrimoni tra omosessuali ed alla possibilità di tali coppie di adottare dei bambini. Bingo!
E’ una rivoluzione della specie, un volere mutare forzatamente la natura e stravolgerla. E non parlatemi di omofobia, per favore.