Camera dei Deputati, sì allo stipendio anche per i parlamentari arrestati. Solo il M5S contrario

Creato il 10 luglio 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

La sospensione delle indennità per i deputati agli arresti non può essere decisa dall’Ufficio di presidenza della Camera, ma deve essere prevista da una legge. Con questa motivazione la Camera dei Deputati ha respinto la la proposta dell’M5S di ‘sospensione dello stipendio ai parlamentari arrestati’.

Luigi De Maio, vice presidente di Montecitorio (fanpage.it)

L’anticipazione su Facebook di Luigi Di Maio. Luigi Di Maio, vice presidente di Montecitorio, rompe la consuetudine sull’informativa che segue alle riunioni dell’Ufficio di presidenza e provvede personalmente, dalla sua pagina Facebook, ad anticiparne l’esito. Il M5S ricorda che il motivo della richiesta avanzata era “semplice: se Genovese (Pd) è agli arresti domiciliari, i cittadini che lo pagano a fare?”. E invece, racconta, “tutti contrari, tranne il Movimento 5 Stelle e un astenuto”.

La replica della Camera dei Deputati. La Camera dei Deputati, successivamente, spiega: “La sospensione delle indennità per i deputati agli arresti non può essere decisa dall’Ufficio di presidenza della Camera, ma deve essere prevista da una legge. I questori di Montecitorio hanno risposto così alla proposta avanzata nei giorni scorsi dai componenti dell’Ufficio di presidenza del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, Riccardo Fraccaro e Claudia Mannino. I rappresentanti di tutti i partiti hanno votato a favore della relazione esposta dai questori, M5s ha votato contro e si è astenuto Edmondo Cirielli di Fratelli d’Italia”. (AGI)


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