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Camera Obscura

Creato il 30 maggio 2013 da Narratore @Narratore74

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Mi era già capitato di parlare della Daywalt Fear Factory, ancora ai tempi di Vite di Carta.
Piccolo gruppo indipendente, maestri nel creare brevissime storie, soprattutto horror, che funzionano e potrebbero reggere benissimo il confronto con produzioni ben più altisonanti.
È quindi con grande piacere che torno a parlarvi di voi, stavolta in relazione al’unica webserie che fa parte del loro catalogo.

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Camera Obscura, un titolo che già preannuncia il fulcro dell’intera vicenda.
Ed è proprio una particolare macchina fotografica che regge le fila dell’intero arco narrativo, in cui una ragazza, dopo la morte del nonno, si ritrova suo malgrado alle prese con una guerra fra uomini e demoni. Una guerra che solo lei può combattere, armata proprio con la Camera Obscura.
c’è da dire che l’idea alla base non è proprio originale, infatti lungo i venti episodi che compongono la serie è possibile ritrovare molti punti in comune con parecchie produzioni, primo fra tutti il rimando alla famosa saga videoludica Fatal Frame (aka Project Zero).
Anche se le similitudini con il videogame si fermano alla presenza della sola macchina fotografica (nel gioco si dovevano combattere i fantasmi, a colpi di flash e rullini), bisogna ammettere che è invece rimasta invariata l’atmosfera, soprattutto quando entrano in gioco i demoni.

Magoria from Camera Obscura

Anche i demoni, come avrete modo di scoprire se guarderete la serie, devono molto all’horror contemporaneo. In tutto ce ne sono una decina, ognuno con caratteristiche proprie e un nome che rimanda al modo di uccidere e alla tipologia di vittime preferite.
Effetti speciali ridotti al minimo, nessun uso di computer grafica o altro, è indubbio che il lavoro fatto sia comunque magistrale. La tensione, nei momenti cruciali, è forte, così come la resa sullo schermo dei vari demoni, tutti interpretati da attori camuffati anche pesantemente.
Anche in questo caso le citazioni si sprecano, soprattutto il debito verso Silent Hill e le creature che abitano nelle ombre della cittadina.

La storia si dipana discretamente lungo i venti episodi, anche se devo ammettere che alcuni li ho trovati davvero troppo corti. La lunghezza di ogni episodio varia, da un minimo di due minuti e mezzo fino ad arrivare ai sette, quasi otto. In totale è come guardare un film di un’oretta abbondante, in cui vediamo un pugno di personaggi confrontarsi con la paura e la follia.
Anche se Clara, il personaggio principale, rimane comunque il perno di tutta la vicenda, fino all’inevitabile scontro con il suo scetticismo e la paura di scoprire che l’amato nonno era in possesso di segreti così inconfessabili da aver causato la sua stessa morte.

Daywalt-Fear-Factory

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The DaywaltFearFactory nasce da una Costola della Fewdio, altra casa di produzione, in cui un gruppo di creatori, fra registi e sceneggiatori, lavorano assieme con lo scopo di creare storie brevi ma al tempo stesso incisive e visivamente potenti.
Ed è proprio in quel contesto che Drew Daywalt cresce, affina le sue doti e decide, quando ormai sente che il suo percorso assieme alla Fewdio è terminato, di crearsi una nuova strada.
Regista, produttore, sceneggiatore, ha partecipato a decine di cortometraggi, uscendone sempre al meglio e riuscendo, in pochi anni, ad affermarsi. Camera Obscura è il suo primo vero progetto ambizioso, un progetto che può considerarsi brillantemente riuscito.

Una serie intrigante, ben fatta e che conferma di nuovo le impressioni su questa casa di produzione.
Quindi, se siete alla ricerca di qualcosa che vi faccia avere n brivido, dategli un’occhiata. Come ho detto, non vi ruberà molto tempo.
E se dovesse capitarvi di ricevere una vecchia macchina fotografica, non gettatela via.
Potrebbe tornarvi utile…

Canale Youtube della DaywaltFearFactory
Episodi Camera Obscura


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