Cameron Diaz Day: Essere John Malkovich (1999)

Creato il 30 agosto 2013 da Babol81

Oggi non è il John Malkovich Day. No, quello arriverà, spero, a Dicembre. Come avrete capito dal banner "nasone ma figaccione" di Pio, oggi è il Cameron Diaz Day ma chissà perché alla bella e brava Camerona, che per inciso compie 41 anni, pungeva vaghezza di calarsi nei panni dell'eclettico e pelato attore in questo Essere John Malkovich (Being John Malkovich), diretto dal bravo Spike Jonze nel 1999 e, soprattutto, sceneggiato da quel genio di Charlie Kaufman!!

Trama: Craig, un burattinaio frustrato, scopre una porta collegata direttamente alla mente di John Malkovich. Possedendo l'attore e muovendolo come uno dei suoi pupazzi cercherà di ottenere il successo e l'amore della collega Maxine, che però è già oggetto del desiderio della moglie Lotte...

Se ho scelto Essere John Malkovich per celebrare Cameron non è solo perché amo John e adoro questo film ma perché, per una volta, la bionda attrice di origini cubane è brutta. Sì, oddio, brutta come potrei essere io tirata a lucido per un matrimonio ma comunque inguardabile rispetto al suo solito standard. Ed è brava, bravissima. Soprattutto perché il pazzo Kaufman ha creato un personaggio difficilissimo da interpretare senza sforare in una cialtronata sopra le righe. Immaginate una tizia che vive per i suoi animali, che ha trasformato la casa in uno zoo per sopperire all'istinto materno frustrato da un marito mollo ed inconcludente. Immaginate che la tizia in questione, dopo essersi fatta un viaggio nella mente di Malkovich, senta risvegliarsi il proprio lato maschile lo assecondi con entusiasmo, arrivando persino a concupire la donna amata dal marito e accendendo così una surreale rivalità tra le mura domestiche. Non vado avanti per non togliervi la sorpresa ma, anche così, vi sarete fatti un'idea di come un personaggio simile rischi di diventare borderline e perlomeno ridicolo. Invece Cameron Diaz riesce ad infondergli un candore e una dolcezza incredibili anche nei momenti di delirio, quando Lotte viene inebriata dall'esperienza Malkovich e, come un'adolescente, comincia ad entusiasmarsi ed abbracciare la sua nuova natura. Nascosta da un'improbabile capigliatura riccia e infagottata in abiti meno che glamour, la Diaz diventa così un importante e delicato tassello del rompicapo messo in piedi da Jonze e Kaufman, indimenticabile come il resto dei personaggi che popolano questo strano film.

Quanto ad Essere John Malkovich in sé, dovete vederlo perché nessuna recensione potrebbe mai rendergli giustizia. Potrei parlarvi della delicata e disperata poesia dei burattini di Craig, dei dialoghi al fulmicotone, della delirante scena in cui Malkovich incontra un universo di cloni, dell'assurda idea che possa esistere un passaggio segreto per la mente dell'attore, dell'esilarante comparsata di Charlie Sheen nei panni di sé stesso, dell'incredibile interpretazione di un John Cusack in stato di grazia, dell'indiscutibile abilità registica di Jonze, della bellezza della colonna sonora (Bjork, oh Bjork!!), della profondità di sentimenti (anche negativi) che caratterizza ognuno dei personaggi ritratti, tanto che alla fine chi conduce l'esistenza più banale di tutti è proprio l'oggetto del titolo, della storia del settimo piano e mezzo o del trauma infantile dello scimpanzé Elijah... ma il vero piacere sta nello scoprire tutte queste cose e moltissime altre durante la visione di Essere John Malkovich. Io lo amo con tutto il cuore ma credo sia un film facile ad odiarsi, sicuramente sarà un'esperienza che non dimenticherete facilmente e che, se la ripeterete, vi aprirà ogni volta la mente su un mondo assurdo e sempre diverso. Come Malkovich. E come Cameron Diaz, che nel Bollalmanacco è già comparsa in altre vesti...
The Mask - Da zero a mito (1994), il suo film d'esordio. Bionda e bellissima, ruba il cuore di un Jim Carrey in formissima!

Paura e delirio a Las Vegas (1998) una semplice comparsata nei panni di una reporter che, in ascensore, viene turbata dai deliranti protagonisti.
  
Shrek - E vissero felici e contenti (2010) dove la voce di Cameron da vita all'orchessa Fiona, una delle principesse più toste mai create!

E il Cameron Diaz Day non finisce qui!! Ecco i link delle recensioni degli altri compagni d'avventura... ENJOY!!
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