Montreal. 17.15 ora locale.
Scrivo da un autobus diretto prima in centro e poi a Quebec dove arrivero’ in tarda serata. Domani inizieranno le esplorazioni vere. Per ora combatto contro il fuso (sei ore in meno: sono talmente frastornata da non essere piu’ neppure stanca), scrivo un post approfittando incredula del wifi gratuito sull’autobus – sono atterrata nel presente, dal passato tecnologico patrio – e comincio a guardarmi intorno.
E’ la mia prima volta in Nord America: booooohhhhh i trucks enormi e colorati, booooohhhhh un supermercato walmart, booooooohhhhh le villette fusion tra architettura francese e inglese, boooooohhhhh il San Lorenzo.
Un altro fiume, un’altra terra.
Incollo il naso al finestrino e comincio a confrontare paesaggi immaginati con quelli reali e a dare loro un nuovo volto.