Ignorare l'Olocausto perchè offende gli studenti musulmani. Questa la terribile notizia che viene dall'Inghilterra, dove in alcune scuole secondarie si è deciso di non affrontare l'argomento per non offendere i sentimenti degli studenti di religione islamica che negano l'Olocausto. Non si è ancora arrivati a riscrivere la storia come Orwell prevedeva nel suo romanzo "1984", ma non parlare di Shoah nelle scuole può essere un primo passo. Conoscere la storia per non ripetere gli stessi errori e per imparare dagli sbagli fatti da altri dovrebbe essere quello che si insegna a scuola. Quando il comandante supremo delle forze alleate, generale Dwight D. Eisenhower, vide le vittime dei campi di concentramento, ordinò che fosse scattato il maggior numero di fotografie e che fossero fatti venire gli abitanti tedeschi delle vicine città per vedere la realtà dei fatti e che fossero costretti a sotterrare i corpi dei morti. Il motivo spiegò, “che si abbia il massimo della documentazione possibile, che si realizzino registrazioni filmate, testimonianze, perché arriverà un giorno in cui qualche idiota si alzerà e dirà che tutto questo non è mai successo”. Stiamo parlando di 6 milioni di vite spazzate via nelle torture più atroci, stiamo parlando di bambini ammazzati perchè diversi, di vecchi fatti lavorare come bestie fino allo stremo delle forze, di milioni di donne violentate da quegli stessi uomini che le avevano separate dalle loro famiglie ucciso i loro cari e che avrebbero fatto fare a loro la stessa fine. Un momento tristemente buio della storia dell'umanità, di cui bisogna ricordarsi, per quanto possa fare male, e per quanto possa essere fastidioso non saper rispondere alla domanda che tutti ci facciamo: "perchè?". E poi smettiamola con questo perbenismo! Parlare di Olocausto offende i musulmani? E non parlarne non offende i parenti delle vittime, o coloro che sono riusciti a scamparne vivi, che hanno ancora tatuato sul proprio corpo il numero di matricola? Se anche la scuola, che dovrebbe formare degli uomini migliori, nega l'Olocausto (essì perchè non parlarne equivale a dire che ha poca importanza), allora non scandalizziamoci più perchè un ragazzo omosessuale viene costretto a togliersi la vita, perchè qualcuno viene picchiato e lasciato in fin di vita sul ciglio della strada solo a causa del colore della propria pelle o perchè dall'altra parte del mondo si fanno ancora stragi a causa di un diverso credo. Valentina Nichele
