Il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, ha annunciato mercoledì che entro gennaio porterà in Consiglio dei ministri “un pacchetto di norme sulla giustizia contenente anche l’introduzione del reato di omicidio stradale”.
Il Ministro dell Giustizia, Anna Maria Cancellieri (martinanews.it)
In un’intervista al Tg5 Cancellieri ha sottolineato che si tratta di “gravi reati”, rispetto ai quali è doveroso che “le vittime abbiano la giustizia che meritano. Spesso infatti le famiglie delle vittime si sentono offese nel loro dolore perché non hanno i riscontri che meriterebbero”.
Critica l’Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori (Aduc). “Anche la ministra Cancellieri cede alla tentazione di utilizzare la scorciatoia del diritto penale per affrontare un problema, quello della sicurezza stradale, che avrebbe bisogno di maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine e della messa in sicurezza delle infrastrutture – dichiara Aduc – Solo che questi interventi costano, inasprire le pene no (almeno in apparenza e all’inizio)”.
A metà novembre anche il ministro dell’Interno Angelino Alfano aveva annunciato la nascita di un gruppo di lavoro sul reato di omicidio stradale, insieme al ministero dei Trasporti. E poco dopo anche il sottosegretario alle Infrastrutture, Erasmo De Angelis, aveva sottolineato che il nuovo Codice della strada, all’esame del Parlamento, avrebbe previsto maggiore tutela degli utenti vulnerabili come pedoni e ciclisti e sanzioni molto più dure, con l’introduzione dell’omicidio stradale. Due giorni fa era stato il padre di Stella Manzi, la bambina romana di otto anni rimasta uccisa a causa di un incidente automobilistico avvenuto la sera di Santo Stefano, a lanciare un appello al ministro per un inasprimento delle norme. La bambina era stata investita da un automobilista ubriaco, sotto effetto di droga e senza patente, che ieri è stato arrestato.
Nei primi 11 mesi del 2013 – riporta l’Asaps, l’Associazione sostenitori Polstrada, sul proprio sito – sono stati rilevati 902 episodi gravi di pirateria con 105 morti e 1.089 sono rimaste ferite.