WASHINGTON – Per monitorare ed evitare in tempo un tumore alla cervice dell’utero bastano un pap test ogni tre anni, e non uno all’anno come molte donne fanno. Lo affermano le linee guida dell’American College of Obstetricians and Gynecologists.
Come in Italia, anche negli Stati Uniti i dati parlano di una frequenza eccessiva di questo esame mirato. Le donne tra i 21 e i 29 anni, infatti, fanno un pap test all’anno. Troppo, secondo gli esperti.
Per trovare le cellule della cervice dell’utero dovute ad un tumore basta un pap test ogni tre anni se si hanno tra i 21 e i 29 anni, e addirittura se si hanno tra i 30 e i 65 anni ne basta uno ogni cinque anni, da fare però insieme ad un esame per il papillomavirus.
Le linee guida degli ostetrici e ginecologi americani escludono invece la necessità di test per l’Hpv, il papillomavirus umano, sotto i 30 anni, perché in questi casi il sistema immunitario è stato a contatto con il virus per troppo poco tempo, e quindi l’analisi troverebbe solo infezioni passeggere che non contribuiscono poi alla eventuale formazione del tumore.