Cancro e differenziazione cellulare: dallo studio del dott. Pier Mario Biava la possibile risorsa per rallentare il tumore. Le cellule staminali potrebbero rallentare l’avanzamento del cancro attraverso una loro riprogrammazione: è quanto emerge dalla nuova scoperta nel campo oncologico.
Cancro: una nuova interessante scoperta nel campo medico-oncologico arriva dalle ricerche e dagli studi di Pier Mario Biava, un ricercatore dell’Irccs Multimedica di Milano, che da anni si occupa di studiare il comportamento delle cellule tumorali ed il rapporto tra tumore e differenziazione cellulare.
Nello studio del ricercatore, emergono alcuni dati importanti che potrebbero fare finalmente la differenza nel trattamento contro il cancro: infatti, Pier Mario Biava è partito da un obiettivo, che era quello di correggere il comportamento delle cellule cancerose trattando il tumore come una patologia in parte reversibile. Attraverso i suoi studi, le sue sperimentazioni e ricerche, è riuscito ad isolare alcuni fattori di differenziazione cellulare che possono in molti casi rallentare la crescita dei tumori, ed in altri casi inibire il cancro.
Questa scoperta potrebbe fare la differenza, portando nel campo medico un nuovo modello di intervento terapeutico antitumorale. Le ricerche di Pier Mario Biava mettono alla luce nuovi scenari nel campo scientifico ed oncologico: il ricercatore dell’Irccs Multimedica di Milano sostiene che, rispetto alle cellule staminali, le cellule tumorali sono prive di quelle informazioni che servono loro per procedere nel normale sviluppo di differenziazione. La scoperta sta proprio in questo: riuscendo a fornire alle cellule malate (ovvero, le cellule tumorali) le giuste informazioni per procedere nel loro normale e regolare sviluppo, si può finalmente far fronte alle mutazioni che stanno alla base delle cellule malate.
Infatti, la differenza fondamentale che intercorre tra le cellule staminali e le cellule malate sta proprio nel fatto che queste ultime non riescono a completare il loro sviluppo e non possono differenziarsi regolarmente: la possibile correzione di queste cellule tumorali potrebbe essere uno spiraglio di speranza per il trattamento del cancro.
Una scoperta tutta italiana, che apre orizzonti terapeutici innovativi e si colora di speranza per chi soffre di tumore.