L'origine del canelès è misteriosa:
La leggenda narra che vennero creati durante l’approdo delle navi con la farina al porto di Bordeaux.
Un'altra ipotesi sarebbe che furono inventati nel XVIII secolo dalle suore del convento dell’Annonciades, a Bordeaux (oggi Convento della Misericordia, a Sainte-Eulalie) con il nome di canelas ou canelons che erano piccoli dolci fatti con un sottile impasto avvolto su un bastoncino di canna e fritti nello strutto. Durante un recente restauro del convento non sono stati trovati stampi per caneles pertanto anche questa ipotesi è discutibile.
Sicuramente questi dolcetti sono strettamente legati alla storia di Bordeaux anche se a Limoges esisteva una specialità chiamata "Canole" che era un pane di farina e tuorli d'uovo. E’ probabile che fosse lo stesso prodotto venduto a Bordeaux nel XVII secolo con il nome di Canaule, canaulé o canaulet.
Gli artigiani addetti alla preparazione si chiamarono Canauliers e diedero vita ad una corporazione nel 1663 con tanto di statuto registrato al parlamento di Bordeaux. A loro l'esclusiva della produzione di quel pane benedetto, ma gli era proibito utilizzare latte e zucchero in quanto gli impasti di latte e zucchero erano riservati alla corporazione dei pasticceri. Tra le due corporazioni si scatenò una vera e propria guerra fino a quando il 3 marzo 1755 una sentenza del Consiglio di Stato a Versailles assegnò la vittoria ai Canauliers che si appropriarono di latte e zucchero. Il successo a Bordeaux fu strepitoso a tal punto che un editto del 1767 limitò a 8 il numero degli Canauliers in città, rendendo così più difficile l'accesso alla professione (ciò non fu però rispettato e nel 1785 i Canauliers eerano 39). La Rivoluzione francese abolì le corporazioni, ma non la professione dei Canauliers che continuarono a produrre anche nel periodo del Terrore. Durante il XIX secolo i Canauliers sparirono misteriosamente da Bordeaux. Forse i Canaules furono i predecessori dei moderni canelés ma non vi è traccia di ricette o di stampi che supportino anche questa teoria.
Nel primo quarto del XX secolo uno sconosciuto pasticcere ripropose l'antica ricetta di questo dolcetto, migliorandola con l'aggiunta di rum e vaniglia. Fonte: marmiton.org
Ma anche qui c'è un'altra ipotesi: in realtà sarebbero state le mogli degli scaricatori del porto ad inventare il canelé grazie alla vaniglia e al rum che i mariti “portavano” a casa dopo il lavoro (leggi).
Nel 1985 nacque la Confraternita del Canelé di Bordeaux (viene eliminata la seconda "n" del nome).
(Canelé = Scanelato)
Il Canelé è perfetto a colazione, a pranzo e come dessert. Ne esistono di vari formati: il più piccolo va bene ai Cocktails e per il Tè e il formato grande come dessert alla fine di un pasto. Può essere accompagnato da vini dolci o champagne.
***
Per 16 canelé cioè 2 stampi in silicone multiporzione. 50 cl di latte, 1 pizzico di sale, 2 uova e 2 tuorli, 1 cucchiaio di estratto di vaniglia ( oppure i semini di mezzo baccello di vaniglia), 2 tappi di rum, 100 gr di farina, 250 gr di zucchero, 50 g di burro.
In una ciotola mescolate la farina, lo zucchero e il pizzico di sale poi incorporate le uova e i tuorli. Dovete ottenere una crema liscia come quella che vedete sotto.
Francamente, se avete già fatto le crêpe, siete pronti per i canelé….è una specie di pasta a crêpes !
Fate bollire il latte con la vaniglia e il burro…
Unite il latte caldo, mescolate fino ad ottenere una pastella liscia senza grumi….aggiungete il rum
Coprite e conservate la pastella in frigo per 24 ore….ovviamente, sto scherzando ! sono gli integralisti che lasciano riposare la pastella per 24 ore…un’ora o due…va bene lo stesso
Una piccola astuzia : travasate l’impasto in un bicchiere dosatore o una bottiglia….sarà più facile per riempire gli stampi (fino a ¾ di altezza)
La tappa più importante ! Scaldate il forno al massimo, diciamo 270°, e infornate sempre a 270° per 10 minuti. Se non lo fate è una dramma perché i vostri canelé non saranno né sodi né caramellati ! Dopo 10 minuti, abbassate il forno a 200° e lasciate cuocere un’ora.
Il risultato. Notate lo stampo in silicone rosso, è uno stampo più grande per i mega golosi !
Il colore perfetto….
I canelé che ho fatto con lo stampo in silicone rosso…
L’interno del canelé deve essere molto morbido e spugnoso….Buon appetito a tutti!
P.S : Se venite a Bordeaux, non mancate i canelé di Baillardran quasi un’istituzione!
http://alexdebordeaux.wordpress.com/2012/05/29/in-cucina-con-alex-il-cannele-non-e-di-bordeaux/
Canelé et son moule - ducoteduteich 2.wordpress.com***
NdR. Le foto e la ricetta di Alex sono a complemento della storia dei Canelè: ringrazio l'autore per avermi concesso la pubblicazione.
L'origine del canelès è misteriosa:
La leggenda narra che vennero creati durante l’approdo delle navi con la farina al porto di Bordeaux.
Un'altra ipotesi sarebbe che furono inventati nel XVIII secolo dalle suore del convento dell’Annonciades, a Bordeaux (oggi Convento della Misericordia, a Sainte-Eulalie) con il nome di canelas ou canelons che erano piccoli dolci fatti con un sottile impasto avvolto su un bastoncino di canna e fritti nello strutto. Durante un recente restauro del convento non sono stati trovati stampi per caneles pertanto anche questa ipotesi è discutibile.
Sicuramente questi dolcetti sono strettamente legati alla storia di Bordeaux anche se a Limoges esisteva una specialità chiamata "Canole" che era un pane di farina e tuorli d'uovo. E’ probabile che fosse lo stesso prodotto venduto a Bordeaux nel XVII secolo con il nome di Canaule, canaulé o canaulet.
Gli artigiani addetti alla preparazione si chiamarono Canauliers e diedero vita ad una corporazione nel 1663 con tanto di statuto registrato al parlamento di Bordeaux. A loro l'esclusiva della produzione di quel pane benedetto, ma gli era proibito utilizzare latte e zucchero in quanto gli impasti di latte e zucchero erano riservati alla corporazione dei pasticceri. Tra le due corporazioni si scatenò una vera e propria guerra fino a quando il 3 marzo 1755 una sentenza del Consiglio di Stato a Versailles assegnò la vittoria ai Canauliers che si appropriarono di latte e zucchero. Il successo a Bordeaux fu strepitoso a tal punto che un editto del 1767 limitò a 8 il numero degli Canauliers in città, rendendo così più difficile l'accesso alla professione (ciò non fu però rispettato e nel 1785 i Canauliers eerano 39). La Rivoluzione francese abolì le corporazioni, ma non la professione dei Canauliers che continuarono a produrre anche nel periodo del Terrore. Durante il XIX secolo i Canauliers sparirono misteriosamente da Bordeaux. Forse i Canaules furono i predecessori dei moderni canelés ma non vi è traccia di ricette o di stampi che supportino anche questa teoria.
Nel primo quarto del XX secolo uno sconosciuto pasticcere ripropose l'antica ricetta di questo dolcetto, migliorandola con l'aggiunta di rum e vaniglia. Fonte: marmiton.org
Ma anche qui c'è un'altra ipotesi: in realtà sarebbero state le mogli degli scaricatori del porto ad inventare il canelé grazie alla vaniglia e al rum che i mariti “portavano” a casa dopo il lavoro (leggi).
Nel 1985 nacque la Confraternita del Canelé di Bordeaux (viene eliminata la seconda "n" del nome).
(Canelé = Scanelato)
Il Canelé è perfetto a colazione, a pranzo e come dessert. Ne esistono di vari formati: il più piccolo va bene ai Cocktails e per il Tè e il formato grande come dessert alla fine di un pasto. Può essere accompagnato da vini dolci o champagne.
***
Per 16 canelé cioè 2 stampi in silicone multiporzione. 50 cl di latte, 1 pizzico di sale, 2 uova e 2 tuorli, 1 cucchiaio di estratto di vaniglia ( oppure i semini di mezzo baccello di vaniglia), 2 tappi di rum, 100 gr di farina, 250 gr di zucchero, 50 g di burro.
In una ciotola mescolate la farina, lo zucchero e il pizzico di sale poi incorporate le uova e i tuorli. Dovete ottenere una crema liscia come quella che vedete sotto.
Francamente, se avete già fatto le crêpe, siete pronti per i canelé….è una specie di pasta a crêpes !
Fate bollire il latte con la vaniglia e il burro…
Unite il latte caldo, mescolate fino ad ottenere una pastella liscia senza grumi….aggiungete il rum
Coprite e conservate la pastella in frigo per 24 ore….ovviamente, sto scherzando ! sono gli integralisti che lasciano riposare la pastella per 24 ore…un’ora o due…va bene lo stesso
Una piccola astuzia : travasate l’impasto in un bicchiere dosatore o una bottiglia….sarà più facile per riempire gli stampi (fino a ¾ di altezza)
La tappa più importante ! Scaldate il forno al massimo, diciamo 270°, e infornate sempre a 270° per 10 minuti. Se non lo fate è una dramma perché i vostri canelé non saranno né sodi né caramellati ! Dopo 10 minuti, abbassate il forno a 200° e lasciate cuocere un’ora.
Il risultato. Notate lo stampo in silicone rosso, è uno stampo più grande per i mega golosi !
Il colore perfetto….
I canelé che ho fatto con lo stampo in silicone rosso…
L’interno del canelé deve essere molto morbido e spugnoso….Buon appetito a tutti!
P.S : Se venite a Bordeaux, non mancate i canelé di Baillardran quasi un’istituzione!
http://alexdebordeaux.wordpress.com/2012/05/29/in-cucina-con-alex-il-cannele-non-e-di-bordeaux/
Canelé et son moule - ducoteduteich 2.wordpress.com***
NdR. Le foto e la ricetta di Alex sono a complemento della storia dei Canelè: ringrazio l'autore per avermi concesso la pubblicazione.