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Canini e vapore: Vampire Empire, lo steampunk di Caly e Susan Griffith

Creato il 22 novembre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
NON POTEVA AMARE NE' ODIARE. MA QUANDO LEI ERA ENTRATA NELLA SUA VITA, AVEVA CONOSCIUTO LA GIOIA DELL'AMORE, E ANCHE LA DISPERAZIONE ANNO 1870. I VAMPIRI HANNO CONQUISTATO LA PARTE SETTENTRIONALE DEL PIANETA, SEMINANDO MORTE E DEVASTAZIONE
Care lettrici e lettori,  già da un anno la Sonzogno ha acquistato i diritti della serie Vampire empire dei coniugi Griffith, composta da tre volumi. Questo vampire/steampunk romance novel si segna come uno dei prodotti più interessanti dell'anno, e già numerosi sono i fans in Italia. Solita passione per la firma straniera o si tratta davvero di un romanzo che val la pena leggere? 
Vampire EmpireLe grandi e sfarzose capitali dell'era industriale sono diventate cimiteri. I pochi sopravvissuti hanno dovuto cercare rifugio ai Tropici, il cui clima torrido è nocivo alle grigie creature della notte. Così, dall'Egitto al Centro America, fino ai templi immersi nelle foreste della Malesia, sono sorte nuove civiltà del vapore e del ferro, fondate sull'arte e la tecnologia. Anno 2020. Quello che resta del glorioso impero britannico è ora il regno di Equatoria, la cui erede al trono è la principessa Adele, un'intrepida guerriera, ma anche una ragazza colta e raffinata, che trascorre intere giornate immersa nella lettura nei silenziosi saloni della mitica Biblioteca di Alessandria. La sua intraprendenza e il suo spirito indomito risveglieranno però la crudeltà di un efferato clan di vampiri decisi a scatenare una nuova guerra. In questa lotta all'ultimo sangue, Adele troverà al proprio fianco il principe Greyfriar, affascinante signore delle tenebre dal volto mascherato. E il misterioso protettore le rivelerà la vera natura del conflitto tra gli uomini e i non-morti, combattendo con lei una battaglia epocale per la vita e per l'amore.

RECENSIONE Adele è l'erede al trono di Equatoria nel 2020, era del vapore e dell'acciaio. E' giovane, intelligente e coraggiosa, conscia del suo ruolo nell'organigramma delle potenze mondiali. Perché Equatoria, con sede ad Alessandra d'Egitto, è ciò che resta dell'impero Britannico, distrutto dal Grande Eccidio del 1870, in cui i vampiri uscirono allo scoperto e massacrarono la popolazione inerme della Gran Bretagna e del nord Europa. Ormai, solo nella regione equatoriale il genere umano è al sicuro dalla minaccia vampirica, che ha ridotto gli uomini al rango di bestie per il nutrimento, o schiavi prezzolati. Adele sa che il suo ruolo è fondamentale per cercare di pacificare il Mediterraneo e tentare di lanciare un'offensiva alla nazione di succhiasangue. Così sa già che nel suo futuro c'è scritto il matrimonio con il potente senatore Clark, esponente del potere politico di ciò che resta degli Stati uniti.


imageDurante un giro di perlustrazione dei confini, volto ad assicurarsi il beneplacito delle città di confine, il corteo di Adele è attaccato e la ragazza rapita. La situazione sembra precipitare, ma giunge in suo soccorso il misterioso Greyfriar, un uomo che è leggenda ad Equatoria e tra i vampiri. Conosce benissimo questi mostri, sa come affrontarli e non ha timore nel farlo. Adele mette la propria vita nelle sue mani. Subisce il fascino di questo spadaccino mascherato che l'ha aiutata con fermezza e coraggio. Ma nonostante i suoi sforzi, con un clamoroso colpo di mano, i vampiri del clan inglese riescono a tornare in possesso di Adele e la imprigionano nella Torre di Londra. Laggiù, Adele diviene una pedina di un più complicato e machiavellico gioco di potere, tutto interno al clan: si tratta di una lotta di successione tra Gareth, il figlio maggiore del Re, poco incline agli spargimenti di sangue gratuiti, e Cesare, il figlio cadetto che è invece aggressivo e pronto ad annientare ogni essere vivente. Ma Greyfriar, che sembrava scomparso nel nulla, torna alla ribalta e rovescia il destino di Adele. Ma stavolta, ciò che attende la giovane principessa è assai più doloroso e difficile da accettare, poichè dovrà far i conti con una realtà sconvolgente...

Vampire Empire è sicuramente un romanzo originale e scorrevole e, per rispondere alla domanda posta all'inizio, sì: è un romanzo che val la pena di leggere. Senza dubbio, è una delle letture più interessanti di questo scorcio di fine anno. Classificato come Young Adult, è un romanzo che sarà apprezzato anche da un pubblico adulto. A dominare non sono le chiavi di lettura decisamente hard e snaturate (come un certo supernatural di origine americana ha imposto) del mito del vampiro, ma gli scenari distopici e steampunk, quasi sconosciuti in Italia salvo che da pochi appassionatiLa storia d'amore che si dipana in filigrana è appena accennata (poichè c'è la love story, tranquilli!), intrisa di una malinconia amara e struggente. Entrambi i protagonisti, Adele e Gareth, hanno ben chiaro nella mente quali sono i loro compiti e il loro ruolo. Cercano di negare la reciproca attrazione, fatta di silenzi e sguardi sospesi, ma il loro legame cresce, maturando nella reciproca fiducia, basandosi sul rispetto reciproco. Non vi è sensualità in questa passione segreta, nè scene esplicite. I vampiri, sia pure con poche innovazioni - quali, ad esempio, quelle della capacità di librarsi in volo alterando la struttura molecolare - si riallacciano alla grande tradizione anglosassone, con tanto di canini e sangue umano. Si torna alle origini del mito, dunque, e alla sua carica eversiva
E' più una storia "cerebrale", basata sul comune vissuto dei protagonisti, fatta di emozioni e dalla consapevolezza che il destino non aspetta nessuno, e che soltanto persone che sono padrone della propria vita possono mutarlo. Sia Gareth che Adele sanno di non avere un futuro insieme: ben diversi sono i loro ruoli, opposti gli schieramenti. Ma insieme si rendono conto che un'altra strada è possibile, ed è Gareth a dimostrarlo con i fatti. La pacifica convivenza che egli è stato in grado di instaurare tra umani e vampiri a Edimburgo è ciò che apre la mente di Adele e che la guida verso una nuova consapevolezza.


Ma Vampire Empire è anche una storia di lotte di potere, di influenza e di ricerca della proprio ruolo: Gareth stesso, per troppo tempo lontano dalla corte di Londra, si sente debole rispetto al fratello minore, un vero e proprio macellaio con la mente offuscata da fantasie di predominio. Dall'altra, nemmeno gli umani sono esenti da colpe: Clark, il (quasi) marito di Adele è un arrivista senza scrupoli, un americano da macchietta che vive con la Colt al fianco. Nessuno sembra essere esente da colpe e c'è poco spazio per i miti e gli spiriti liberi. I personaggi minori sono delineati con pochi tratti rapidi (anche se non in modo approfondito), mentre i due protagonisti spiccano maggiormente per spessore e background affettivo. Sopratutto Adele è stata tratteggiata con una notevole cura e un buon approfondimento psicologico.
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Nel romanzo, i Griffith sono stati particolarmente brillanti, mettendo a frutto la loro esperienza nel mondo del fumetto e della sceneggiatura. Hanno inserito i germi di ciò che segnerà il futuro di Adele, ossia le sue capacità di geomante, che in questo primo volume vengono appena accennate e un accenno al ruolo di Gareth nelle lotte intestine con il fratello. Si intuisce che presto, anche il precario equilibrio alla corte di Londra tra Gareth, Cesare e i clan, sarà alterato, così come si colgono le mire di supremazia di Clark sull'impero di Equatoria. Tutte tematiche che saranno sviluppate in The rift walker (uscita a settembre 2011) in cui Gareth e Adele riusciranno a ritrovarsi, ma la loro felicità avrà una durata brevissima. 
Clay e Susan Griffith hanno creato una storia avvincente e insieme delicata, piena di pathos e fascino, in cui l'amore si intreccia alla politica, agli intrighi e alla ricerca di sé e del proprio posto nel mondo. Davvero degne di nota sono le ambientazioni: sia la descrizione del regno di Equatoria, che la visione di Londra devastata dai vampiri e trasformata in un cimitero a cielo aperto sono davvero originali e ben scritte. Il romanzo è coinvolgente, scritto con uno stile lineare che ben supporta la storia appassionante, cruda a tratti e tenera in altri passaggi. In verità, ho trovato alcuni capitoli scritti in maniera leggermente differente rispetto agli altri: in essi, lo stile sembra più semplice e la scrittura ha meno fascino, come se si sentisse una mano "diversa". Ma si tratta di sensazioni personali, che non inficiano il giudizio sul romanzo, che è estremamente positivo. Un romanzo affascinante, da leggere e di cui innamorarsi in attesa di un seguito che saprà conquistare definitivamente i lettori italiani.

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