Agonismo, tradizione, divertimento e più di 2300 canottieri che tra domani e domenica solcheranno a bordo delle loro agili imbarcazioni le acque del Po comprese tra Moncalieri e la Gran Madre. È questa la 31esima edizione della regata internazionale di gran fondo “D’inverno sul Po”, organizzata dalla società Canottieri Esperia e capace di stabilire quest’anno il record di partecipazione. La prima giornata vedrà impegnati 780 atleti sulle barche corte; dopodomani scenderanno invece in acqua gli equipaggi dell’otto e del quattro di coppia, per un totale di 1545 sportivi. Circa 300 gli stranieri, provenienti da Francia, Svizzera, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Spagna, oltre a numerose eccellenze italiane e piemontesi.
Tra queste spicca certamente il nome di Guido Gravina, canottiere del Cerea che nel fine settimana vivrà per la settima volta la “D’inverno sul Po”; una manifestazione verso cui nutre particolare affetto, per il fatto che si svolge nella sua città natale e nel suo campo di allenamento: il Po. Domani è atteso dal 2 senza (categoria senior) in coppia con Giorgio Tuccinardi, domenica sarà invece impegnato nell’8 pesi leggeri. “Saranno due prove impegnative” spiega, “la concorrenza è agguerrita ma ci tengo a bissare i successi del 2013 nelle stesse specialità; nella prima con Luca Lovisolo, nella seconda con una formazione mista di italiani e francesi”.
Come ricordato anche dal presidente dell’Esperia Carlo Pacciani, la competizione alle porte accosta Torino alle due capitali del canottaggio mondiale, Londra e Boston (sedi della “Head of the River Race” e della “Head of the Charles”). Ma il capoluogo piemontese accoglie ogni anno anche la Silver Skiff, organizzata dalla Cerea nel mese di novembre. “La “D’inverno sul Po” è una delle prove della Coppa Italia di gran fondo” spiega Guido Gravina, “con i suoi 6 km è decisamente più lunga delle gare su distanza olimpica (2 km) ed è una tappa molto importante della preparazione perché ci permette di testare la nostra condizione in un periodo che anticipa le prime gare importanti della stagione”.
Queste sono in programma nei mesi di marzo e aprile e, come spiegato dal 21enne canottiere torinese, decidono in pratica la composizione delle squadre nazionali. “L’obiettivo numero uno dell’anno è a luglio ed è il Mondiale under 23 di Varese” afferma Guido, nelle ultime due estati sul gradino più alto del podio iridato di categoria, “poi il sogno è una convocazione nella nazionale assoluta, traguardo raggiungibile solo con un ottimo risultato precedente. Ma innanzitutto si deve andare forte nei meeting dei prossimi due mesi”.
Luca Bianco
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